La diarrea del viaggiatore. La rubrica del dottore Federico Mavilla

Dott. Federico Mavilla

Arriva l’estate e ci si prepara ad andare in vacanza. Comprendo che siamo in un periodo di crisi, pur tuttavia molte persone o meglio, chi se lo può permettere, si organizzano un bel viaggio scegliendo magari mete lontane. E’ bene sapere, però, che una bella fetta di queste persone sono costrette a cambiare il loro piano del viaggio a causa di quella che è ritenuta la patologia più frequente dei viaggiatori internazionali: la diarrea del viaggiatore.

Generalmente vengono ricordate ai viaggiatori le norme di sicurezza alimentare e viene suggerito di portare una farmacia da viaggio, che includa l’uso di farmaci per il trattamento della diarrea, purtroppo, però, si ignorano, o meglio si continuano ad ignorare, le strategie di prevenzione e le necessarie norme igieniche per evitare questo problema.
Iniziamo col dire, innanzitutto, che la destinazione del viaggio, come facilmente intuibile, rappresenta uno dei principali fattori da prendere in considerazione. Esistono infatti aree geografiche come l’America latina, Messico, Asia, Africa settentrionale, in cui il rischio è elevato, aree , come il Medio Oriente, l’area mediterranea europea, Caraibi, il Sud Africa e il Giappone, dove il rischio è considerato intermedio e infine zone come l’Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda in cui il rischio è limitato.
Un altro dato da tenere in conto è la stagionalità. Infatti nei Paesi a clima più caldo, il rischio varia con le stagioni : nel continente asiatico, per esempio, nella stagione che precede i monsoni, si assiste a un aumento dell’incidenza della patologia diarroica.
C’è poi l’età che occorre considerare. La diarrea del viaggiatore si osserva con maggiore frequenza nei giovani adulti rispetto agli anziani. Probabilmente perché questi ultimi conducono abitualmente viaggi meno “avventurosi ed esotici” e quindi sono meno esposti al rischio.
Solo come menzione, è bene dire che il sesso non sembra incidere sul rischio.
A questo punto, a chi intraprende un viaggio mi preme ricordare quali sono le norme di sicurezza alimentare. Iniziamo col dire che è bene mangiare solo alimenti ben cotti e che siano ancora caldi, evitare il cibo che è stato tenuto a temperatura ambiente per ore, il cibo dei venditori ambulanti o di spiaggia. Evitare gli alimenti crudi come la verdura o la frutta ( a eccezione di quella che si può pelare o sbucciare ). Bere solo bevande in bottiglia sigillata, evitando l’uso di ghiaccio.
Molto importante è lavarsi spesso e bene le mani, in quanto è dimostrato che tale semplice misura di igiene personale comporta un’importante riduzione nella diffusione dei batteri antibiotico-resistenti. Fondamentale è di portarsi un antibiotico per l’auto trattamento della diarrea, qualora ve ne sia la necessità ( la rifaximina, ne bastano due cp ogni dodici ore x cinque giorni ).
Infine è importante reidratarsi, specie i bambini e gli anziani, per compensare la perdita di liquidi ed elettroliti, provocata dalla diarrea.

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