Ieri, in seguito alla richiesta di ispezione del depuratore di contrada Fiumara, da parte della Senatrice Bertorotta del movimento cinque stelle, i consiglieri Castello, Colombo, Rizza e Scucces Andrea ed il sottoscritto ci siamo presentati all’ingresso dell’impianto per partecipare all’ispezione. Era presente, inoltre, un folto gruppo di attivisti del Movimento Cinque Stelle.
Considerato che, afferma il Presidente del Consiglio Comunale Roberto Garaffa, in qualità di seconda carica istituzionale del comune di Modica ed insieme consiglieri rappresentano la più alta Istituzione democratica della città “Il Consiglio Comunale” ed hanno il diritto/dovere di ispezione, in ogni momento e senza alcuna autorizzazione di sorta, in qualsiasi struttura che appartiene al Comune di Modica e che eroga servizi ai cittadini;
E visto che la Procura ha aperto un’indagine con diversi indagati, in quanto il depuratore, in questi ultimi mesi, avrebbe un cattivo funzionamento tale da riversare nel torrente fanghi e melma, non adeguatamente trattati, inquinando l’intera zona;
E’ nostro preciso diritto accedere all’impianto e procedere all’ispezione, ma il responsabile dell’impianto prima ed il sindaco dopo, con atteggiamenti di assurda arroganza, ci hanno impedito l’accesso.
Con questo comportamento, dichiara Garaffa, il Sindaco Abbate ha dato un’ennesima e gravissima prova di assoluto dispregio del rispetto istituzionale, di intolleranza verso il corretto funzionamento democratico dell’Ente e di disinteresse alla doverosa informazione e trasparenza che si deve ai cittadini modicani.
Nei prossimi giorni, conclude nella nota Garaffa, mi riservo di adire a tutti gli strumenti utili a salvaguardare la dignità dell’Istituzione che rappresento, informando del grave accaduto gli organi preposti, quali: Prefettura, Assessorato Agli Enti Locali e valutando di agire per vie legali. Ciò, al fine di tutelare Il rispetto del funzionamento democratico in città, che si estrinseca, tra l’altro, garantendo il diritto/dovere di controllo ed ispezione che le Leggi assegnano a tutti i Consiglieri Comunali.
E non tarda ad arrivare la risposta del Primo Cittadino di Modica al Presidente del Consiglio Comunale Garaffa. Sarebbe bene il caso, afferma Abbate, che il presidente del consiglio comunale prima di esprimersi e pontificare con giudizi poco confacenti al suo ruolo e alla sue funzioni si accerti e faccia dovute e necessarie verifiche sulla decisione che ho assunto circa il diniego all’accesso a chi non era autorizzato.
Per poter accedere all’impianto di depurazione è necessario operare in piena sicurezza, considerato che il sito è un cantiere aperto con tutti i pericoli legati alla pubblica incolumità. Un ingresso libero non può essere consentito.
Il rischio di pericoli e quindi di responsabilità, anche penali, in capo ai funzionari in caso di infortuni o incidenti che dovessero accadere ai visitatori nel corso della visita, è alto.
La senatrice Ornella Bertorotta e due suoi accompagnatori, di cui uno docente universitario, hanno presentato formale istanza all’ente e al sottoscritto per poter effettuare la visita negli impianti.
Il responsabile alla sicurezza, prosegue Abbate in risposta a Garaffa, ha dato il suo benestare al sopralluogo che è stato compiuto in mia compagnia e dell’assessore Pietro Lorefice, con delega alla sicurezza,e dove si è potuto constatare che l’impianto è perfettamente funzionante, forse il più efficiente di questa provincia, come ha avuto modo di esprimersi un collaboratore della senatrice del movimento cinque stelle.
Quando il presidente del consiglio, consiglieri singoli o associati ritengono di dover fare visita all’impianto non hanno che da comunicarcelo ventiquattro ore prima e noi saremo ben lieti, informato il responsabile della sicurezza dell’impianto di depurazione, di dare il permesso al sopralluogo per tutto ciò che possa essere utile.
Peraltro questo iter è stato già compiuto in precedenza da altri consiglieri comunali che hanno effettuato la visita al depuratore. E’ ovvio che resto in attesa di eventuali istanze.