E’ POSSIBILE AVERE LA TRASPARENZA CHE LE LEGGI IMPONGONO?

Ballaro'

La Legge 147 del 2013 (Legge di Stabilità), che ha istituito la TASI, all’art.1 comma 682 ha disposto che i Comuni con proprio Regolamento dovevano determinare non soltanto le aliquote, le detrazioni, esenzioni, ecc. ma anche “l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI e’ diretta.

Viviamo oramai in una società nella quale chi amministra, ad ogni livello, molto spesso non applica le leggi vigenti, venendo meno a quegli obblighi di trasparenza e di rispetto delle comunità amministrate.
E’ un vizietto molto diffuso nella stragrande maggioranza dei Comuni i cui Sindaci, conoscono certamente le leggi dello Stato ma non le rispettano perché abbiano la possibilità di utilizzare i proventi in modo difforme dalla legge.
Se relativamente a questa vicenda la Giunta Abbate non avesse provveduto – come sembrerebbe – a dotarsi del Regolamento e a produrre l’indicazione analitica per ciascuno dei servizi indivisibili, saremmo di fronte ad un grave inadempimento.
Poiché non ho mai ritenuto che mal comune rappresenti mezzo gaudio, avvalendomi d’una precisa norma di legge, chiedo al Sindaco del Comune di Modica, se non lo avesse già fatto come da più parti si sostiene, di rispettare la legge in questione, dando luogo a quella trasparenza della sua Amministrazione della quale si dice paladino.
E’ anche il caso di ricordare a chi siede tra i banchi dell’opposizione consiliare di questa Amministrazione che è loro preciso compito far rilevare alla maggioranza tutto ciò su cui per evidente opportunismo essa soprassiede.
Molto spesso infatti, la forza degli uni è determinata dalla debolezza degli altri.
E’ chiedere troppo che gli Amministratori rispettino le leggi dello Stato ?
E’ pretendere troppo che coloro i quali sono stati destinati dall’elettorato a svolgere il ruolo di opposizione riescano ad espletarlo con il dovuto impegno ?
Ovviamente non si può generalizzare, come è ampiamente dimostrato dai tanti interventi di alcuni Consiglieri di minoranza ma mi piacerebbe che i soliti noti che si riducono a poche unità fossero emulati dal resto della minoranza.
Non vedere, non sapere, non parlare, non sentire, è qualcosa che non può appartenere a chi si è assunta la responsabilità di rappresentare la propria comunità !
E’ tipica semmai di altri stili di vita !

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