Nei prossimi 15 giorni 50 famiglie in Provincia di Ragusa rischiano di perdere la casa. E’ il grido d’allarme del Movimento dei Forconi. L’8 luglio è previsto lo sfratto coatto per i coniugi Pacetto.

Conferenza Forconi

“Il governo siciliano allo stato attuale non ha nessuna capacità di esercitare pressione politica sul governo nazionale. Invece è necessario che il Parlamento intervenga per difendere le decine di migliaia di famiglie che perdono o rischiano di perdere la propria casa”. Sono le ferme ma accorate parole del leader del Movimento dei forconi, Mariano Ferro, che ancora una volta ribadisce la necessità di un incontro urgente con il Ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando,

già chiesto ufficialmente in un incontro avvenuto a Modica in occasione della visita del Ministro Maria Elena Boschi, alla presenza della senatrice Venera Padua. In una richiesta ufficiale presentata al Ministero, I Forconi chiedono che venga istituita una moratoria di 24 mesi con sospensione di tutte le aste giudiziarie, mediante apposito Decreto Legge; che venga modificata la legge che regola la disciplina delle aste giudiziarie con la non pignorabilità della prima casa e degli immobili strumentali alle attività; che venga posto un tetto limite ai ribassi d’asta; e infine l’obbligo per l’acquirente di possedere l’immobile per almeno 20 anni prima di poterlo rimettere in vendita. “Tutto questo è mirato a tutelare i tanti cittadini e imprenditori in difficoltà e a evitare il mero sciacallaggio che oggi si compie con le aste giudiziarie”, sancisce Mariano Ferro “Le aste giudiziarie non soddisfano i creditori perché gli eccessivi ribassi non vanno a coprire il debito e non tutelano i proprietari. Le uniche a fare sciacallaggio sono le banche. Tutto questo non ha senso. Si deve cambiare la legge”. Nei prossimi 15 giorni solo in Provincia di Ragusa perderanno la casa all’asta 50 famiglie, che rischiano quindi seriamente di trovarsi in mezzo ad una strada. La stessa sorte che dall’8 luglio prossimo capiterà alla famiglia Pacetto in seguito allo sfratto coatto. In ogni modo, anche soldi alla mano, i coniugi Pacetto in questi tre anni di trattative hanno cercato di ricomprarsi la loro unica casa. Tutto vano. Ogni tentativo di mediazione con gli acquirenti a oggi è risultato inutile. “Proprio ieri i legali rappresentanti degli acquirenti hanno fatto sapere di non voler fare marcia indietro”, spiega Piero Bellaera del Movimento dei Forconi di Modica. “Chiediamo loro, dopo la pazienza avuta in questi anni, di fare un ulteriore passo verso la famiglia Pacetto, consentendogli di riacquistare la propria unica casa, svenduta all’asta a 41 mila e 600 euro, e di coprire le spese legali avute”. Se così non sarà i Pacetto finiranno in mezzo alla strada, oppure nel centro migranti di Scicli, unica alternativa proposta dall’amministrazione per ovviare al problema con grande superficialità e senza rispetto della dignità. Il titolare del bar caffetteria Seven, Nino Gerratana, ha anche portato avanti una raccolta fondi per poter aiutare i Pacetto. La solidarietà non fa un passo indietro, si spera lo facciano gli acquirenti.

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