ANCE RAGUSA, DUE BUONE NOTIZIE DALL’ARS: LEGGE SUI RIBASSI E SUI CENTRI STORICI

caggia

Con le due nuove norme regionali speriamo si inauguri una stagione di riforme che permetta alla Sicilia di uscire dal pantano e guardi al futuro con serenità ed ottimismo.
“Sono state approvate dall’ARS, nella seduta del 7 luglio, due importanti leggi che premiano gli enormi sforzi, sia politici che diplomatici, messi in campo dalla nostra Associazione regionale: le nuove norme sui Centri Storici ed il nuovo criterio di aggiudicazione per gli appalti pubblici…l’entusiasmo è alla stelle!”

Così il Presidente dell’Ance Ragusa, Sebastiano Caggia, al termine di una intensa attività al Parlamento regionale che, dopo aver bocciato le pregiudiziali di incostituzionalità avanzate da taluni deputati, riesce a dare risposte concrete agli Imprenditori ed agli operatori economici isolani.
“La mappatura degli immobili dei Centri Storici consentirà finalmente di sapere con certezza quali interventi siano possibili e permetterà di operare senza aspettare i mai approvati piani particolareggiati: noi Imprenditori chiediamo, da sempre, regole certe per poter investire senza correre il rischio di essere bloccati dalla burocrazia o, peggio, dalla magistratura! La Legge sui Centri Storici appare una buona legge.
Il risultato ottenuto con la riforma della Legge sugli appalti in termini di calmierazione dei ribassi si commenta da solo: nei prossimi giorni avremo modo di approfondire ma non posso non esprimere la mia soddisfazione sia per l’introduzione di una soglia di ribasso (25%) oltre la quale occorre giustificare i prezzi, sin dalla presentazione dell’offerta, sia per l’innovativo meccanismo di calcolo della soglia di anomalia che introduce un’alea che causa incertezza nella predeterminazione delle offerte e, dunque, contrasta le cordate d’imprese. Adesso necessita partire con il piede giusto ed offrire, sin dalla prima gara, ribassi reali commisurati allo studio del progetto e non legati esclusivamente alla probabilità di aggiudicazione.
Auspichiamo adesso una ripresa del numero e del valore degli appalti e nuove risorse per la rivitalizzazione dei nuovi Centri Storici….senza dimenticare che tanto ancora c’è da fare: dalla riforma della burocrazia, alla semplificazione amministrativa e, non ultimo, alla nuova legge urbanistica.”

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