Pozzallo, domani servizio di igiene ambientale in tilt. I netturbini “incroceranno le scope”

operatori ecologici pozzallo

Situazione tesa tra i netturbini pozzallesi che domani potrebbero incrociare le braccia. Mancano nelle loro tasche ben 5 mensilità e sono fermi al mese di gennaio recriminando che i comunali invece hanno già percepito aprile. E all’orizzonte la situazione “è davvero nera” ha spiegato senza mezzi termini l’assessore e vice sindaco Gugliotta. La procedura di raffreddamento avanzata lo scorso 17 giugno non è stata presa in considerazione e il colloquio richiesto con il Prefetto tra sindacati e amministratori ha auto come risposta un “lavatevi i panni in famiglia” insomma.

Niente soldi dei ratei, fermi ad una sola trance sinora, niente introiti con nemmeno un euro della Tari 2014 entrate. Unica speranza per i pagamenti erano proprio queste entrate e nelle prospettive, viste le polemiche della Tari 2014 si teme che neanche l’acqua possa essere pagata dai pozzallesi. “Abbiamo lavorato sinora senza scioperare e questo ce lo dovete riconoscere: interveniamo senza risparmiarci ma non è colpa nostra se c’è spesso l’inciviltà della gente che fa i cumuli che noi puliamo. Siamo senza stipendi da 5 mesi, gente con le bollette accumulate, che non può fare la spesa e con le case pignorate- spiegano gli oltre 20 netturbini presenti nell’aula comunale in un clima incandescente- non abbiamo di che mangiare chiedete almeno alla ditta che faccia un’anticipazione di cassa.” Ma questa soluzione più volte avanzata non sembra percorribile. “Non possiamo farlo- ha risposto Gugliotta- noi rispondiamo per le nostre tasche non sappiamo perché la ditta non lo fa, gli unici 2 dodicesimi che avevamo li abbiamo già impegnati proorio per voi e così non sappiamo come pagarvi. Dobbiamo aspettare che giornalmente i soldi si accumulano e pagheremo uno stipendio e la quattordicesima, o due stipendi, Ma ad oggi non possiamo fare promesse. Non si sa quando possiamo pagare, tra due giorni, tra una settimana o forse neanche allora”, Sconsolata la reazione dei netturbini, tra imprecazioni e lamentele. “Ci raccontate sempre le solite barzellette, ma noi abbiamo poco da ridere. Aspetteremo, ma quanto?” Tutti sanno di dover attendere, ma non si sa quanto attenderanno e domani le buste di spazzatura potrebbero restare per strada.

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