Filt Cgil, Ragusa. Dare dignità al lavoro degli autotrasportatori

Viola, Avola, Spanò,Stella

Dare evidenza e centralità alla dignità del lavoro e al diritto alla salute dell’autotrasportatore; una categoria persone non completamente allineata ad altri lavoratori le cui malattie sono riconosciute come professionali; un discrimine che non riconosce come usurante l’attività dell’autotrasporto. Per fare questo la Filt Cgil e l’Inca, il patronato della Cgil, hanno promosso un’intensa campagna di sensibilizzazione attraverso la distribuzione di una questionario che sarà distribuita sui posti di lavoro utile per individuare le malattie da lavoro nel settore del trasporto di mezzi pesanti.
L’iniziativa è stata presentata, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della Cgil di Ragusa e alla quale hanno partecipato, Franco Spanò, segretario generale della Filt Cgil Sicilia, Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa, Giuseppe Stella, segretario generale della Filt Cgil Ragusa, Saro Viola direttore dell’Inca di Ragusa, Nicola Colombo, segretario della Camera del Lavoro di Ragusa.
“Abbiamo voluto sperimentare in tre regioni italiane, dichiara Franco Spanò, Lazio, Liguria e Sicilia e quindi in provincia di Ragusa, questa iniziativa che ha un valore nazionale in quanto dai rilevamenti dei questionari tendiamo a concretizzare maggiori tutele e nuovi e importanti riconoscimenti giuridico – legali all’autotrasportatore la cui figura, rispetto ad altre, risulta sacrificata sul piano dei diritti soprattutto quello alla salute. Il riconoscimento della malattia professionale è l’obiettivo ultimo della nostra campagna e interverremo, sulla base dei dati, sul legislatore per determinare una seria inversione di tendenza.
Il Ministero del Lavoro, anche sulla scorta delle nostre continue denunce negli anni, ha deciso adesso di muoversi e noi supporteremo questa nuova inversione di tendenza per partecipare alla costruzione di una legislazione capace di rispondere alle effettive esigenze della categoria”
In provincia di Ragusa ci sono 850 aziende di autotrasporto e la figura dell’autista non è di quelle ben protette e remunerate.
“Ruotano fortissimi interessi attorno al comparto, ammette Giovanni Avola, l’80 per cento, sulla scorta dei nostri rilevamenti sono dipendenti vittime e se si ribellano sono sottoposti a atti ritorsivi da pieno Medio Evo. La Cgil lotterà per debellare questo sistema fatto di negazione di diritti e di angherie per dare dignità al lavoro dell’autotrasportatore”.
L’inca gioca un ruolo fondamentale in questa campagna di raccolta di informazione che sarà utile ad avere un corretto quadro generale, atteso che il questionario è anonimo e servirà a fornire un preciso orientamento.
“Possiamo contare su un sistema medico legale, dichiara Saro Viola, di prim’ordine nel senso che i nostri medici hanno esperienza e saperi necessari per perorare, dal punto di vista clinico, questa causa nobile in tutte le sedi. Le malattie di cui rimane vittima l’autotrasportatore devono essere riconosciuta come malattia professionale; questa è la condizione per dare dignità a quel lavoro usurante”.
L’obiettivo della campagna legata al quesito è quello di distribuirne un 500 in tutte le aziende, una campagna che durerà sino ad ottobre e a novembre si avranno i dati definitivi.
“Contiamo molto nella collaborazione dei lavoratori, ammette Pippo Stella, perché ci muoveremo nella direzione di poter affrontare e risolvere un problema non nuovo, cioè quello legato alle malattie professionali che vi garantisco non sono poche che allo stato non hanno riconoscimento alcuno”.

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