Acate, sgominata la gang dei furti: quattro arresti. Sono tutti catanesi

manette

Alle primissime luci dell’alba di oggi, personale della Compagnia Carabinieri di Vittoria,coadiuvato da militari della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa, a conclusione di complessa e articolata attività d’indagine, ha dato esecuzione nel quartiere Librino di Cataniaa 4 misure di custodia cautelare, di cui due in carcere e due in regime degli arresti domiciliari in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nella persona del sostituto procuratore Valentina Botti,

con il coordinamento del Procuratore Capo delle Repubblica, Carmelo Petralia, che ha concordato con le risultanze investigative raccolte dalla Stazione Carabinieri di Acate, a carico di altrettanti soggetti ovvero Giuseppe Scarpaci, 42enne catanese, coniugato, disoccupato, pregiudicato; Francesco Rizzo, 26enne catanese, pregiudicato; Giuseppe Daniele Rapicavoli, 29enne catanese, pregiudicato; Damiano Michael Scuderi, 20enne catanese, pregiudicato.
I quattro sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di avere, in concorso tra loro, commesso lo scorso aprile un furto in abitazione ai danni di un cittadino di Acate, sottraendogli diversi monili d’oro e d’argento, del valore di svariate migliaia di euro.
Nello specifico, l’attività investigativa ha avuto inizio dopo che l’uomo aveva presentato denuncia presso il comando di Acate: immediatamente i Carabinieri avevano effettuato un accurato sopralluogonon solo dell’abitazione, ma anche dell’area prospiciente, acquisendo diversi filmati di sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati. Inoltre, un fondamentale contributo è stato dato dalletestimonianze di alcune persone che hanno fornito utili indicazioni relative alla targa del mezzo utilizzato dai malviventi per fuggire con la refurtiva. Tutte le informazioni, così acquisite, sono state poi messe a sistema, riuscendo a risalire appunto al veicolo: una Lancia Musa di colore grigio, che era stata noleggiata in area etnea per fare il raid in provincia di Ragusa. Successivamente, l’analisi delle celle e del traffico telefonico ha ristretto ulteriormente il cerchio sui soggetti in questione, dei quali si è avuta la conferma definitiva grazie all’individuazione fotografica, per l’occasione predisposta, che ha consentitodi identificare i responsabili e, sussistendo le esigenze cautelari di pericolo di reiterazione del reato con concrete e spregiudicate modalità d’azione, di emettere i provvedimenti restrittivi. Al termine delle formalità di rito effettuate presso la caserma della Compagnia di Catania Fontanarossa, in viale Verrazzano, Scarpaci   e Rizzo   sono stati ristretti presso il carcere di Catania Piazza Lanza, mentre Rapicavoli   e Scuderi  sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Sulla vicenda resta ora l’attenzione degli inquirenti, che stanno proseguendo l’attività investigativa al fine di poter far luce anche su altri episodi di furti avvenuti in Provincia di Ragusa, territorio tranquillo, che sovente viene aggredito da malintenzionati provenienti dalle provincie limitrofe. Le indagini sono, pertanto, suscettibili di ulteriori sviluppi.

RAPICAVOLI Giuseppe cl. 86RIZZO Francesco cl. 89SCARPACI Giuseppe cl. 73SCUDERI Damiano cl. 95

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