Confermata anche dalla Cassazione, la sentenza di primo grado contro i cosiddetti “nonnini viziosi” di Donnalucata. Quattro anziani residenti nella frazione di Scicli sono stati condannati a tre anni e otto mesi di reclusione ciascuno per violenza sessuale su minore, così come precedentemente deliberato dal Gup del Tribunale di Modica, nei confronti di G.S., G.C., difesi dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, S.M. e G.A., difesi dagli avvocati Maria ed Enrico Platania,
tutti sciclitani residenti nella frazione marinara. Si tratta di una storia triste nella quale una minore aveva subìto attenzioni sessuali da parte dei quattro anziani. Anche la madre e il suo convivente subirono un processo per istigazione alla prostituzione minorile(l’uomo era stato, originariamente, accusato di violenza sessuale, ma la minore lo aveva, poi, scagionato). L’indagine della polizia prese spunto da un esposto anonimo in cui si parlava di una quindicenne che si faceva accompagnata da persone mature. La lettera faceva anche i nomi dei pensionati. Erano stati, quindi, effettuati appostamenti che avevano dato riscontri positivi. Alle 16 del 13 aprile 2006, addirittura, la giovane era stata notata vicino al Circolo dei Pescatori di Donnalucata, dove aveva adescato il pensionato, G.S., col quale poi si era avviata all’interno di un canneto. Due poliziotti li seguirono: la minore fuggì, mentre l’anziano fu bloccato ancora coi pantaloni abbassati. La ragazza fu rintracciata poco dopo vicino casa e ammise di accompagnarsi con uomini che poi la pagavano. Secondo la magistratura inquirente, la madre sapeva. La minore aveva, comunque, confidato, successivamente, alla donna che gestiva la casa famiglia dove era stata affidata dal Tribunale di Catania, di attenzioni particolari che riceveva da una persona adulta.