Oggi Tavolo del Lavoro e dello Sviluppo, tenutosi presso la Camera di Commercio di Ragusa

Camera di commercio

E’ stata intensa e ricca di spunti interessanti la riunione del “Tavolo del lavoro e dello sviluppo” che, su convocazione del presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Giuseppe Giannone, ha chiamato ancora una volta a raccolta i rappresentanti del mondo produttivo, dalle associazioni di categoria ai sindacati, agli ordini professionali, ma anche il sistema della rappresentanza politica coinvolgendo i parlamentari nazionali e regionali ed i sindaci del territorio, per discutere del tema delle infrastrutture nell’area iblea con particolare riferimento agli interventi sulla Ragusa-Catania, la 514 che il sistema economico di una parte dinamica della Sicilia attende da anni.
Alla presenza dei parlamentari regionali Giorgio Assenza, Nello Dipasquale e Orazio Ragusa (la senatrice Venerina Padua ha inviato un contributo scritto riferendo sulla sua interlocuzione con il governo nazionale in merito alla Ragusa-Catania), un fitto dibattito ha registrato gli interventi di molti dei presenti, con il comune denominatore di provare a fare finalmente sintesi sui bisogni in materia infrastrutturale del territorio individuando uno strumento, che è stato concordemente individuato nel Tavolo del lavoro e dello sviluppo, per seguire puntualmente l’iter di realizzazione e di avanzamento delle infrastrutture in cantiere, coinvolgendo in questa azione di costante azione di informazione e di interlocuzione con la politica il “comitato per le infrastrutture” recentemente costituito in seno al consiglio della Camera di Commercio. Tale organismo, formato dal presidente dell’ente camerale con la sua giunta, dal presidente della commissione consiliare per le infrastrutture che i consiglieri camerali hanno individuato nell’industriale Davide Guastella, dal consigliere camerale in rappresentanza del sindacato, e cioè Giovanni Avola, e del consigliere camerale che rappresenta i consumatori, cioè Marco Tanasi, di volta in volta integrato dai parlamentari nazionali e regionali e dai sindaci interessati specificatamente ai singoli interventi, è il soggetto che dovrà esprimere con forza la irrinunciabile esigenza del territorio, anche nella logica di una nuova area vasta segnata dalla imminente fusione tra le Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa, di ottenere certezze e non più promesse dai rappresentanti dei governi nazionale e regionale.
Su questa linea si sono espressi i sindacalisti Giovanni Avola, Giorgio Bandiera e Paolo Sanzara, ma anche quanti hanno portato la voce del mondo imprenditoriale come Giovanni Brancati. Ed un efficace contributo tecnico alla discussione ha dato l’ing. Enzo Corallo, della ex Provincia Regionale, che essendo alla guida tecnica della struttura dell’ente di viale del Fante coinvolto in molte delle problematiche infrastrutturali, ha fatto il punto sull’avanzamento delle diverse iniziative, dal Porto di Pozzallo alla bretella con l’aeroporto di Comiso, ma anche con riferimento alla ipotesi del “circuito degli Iblei” finalizzato attraverso la riscoperta di itinerari cicloturistici ad aprire spazi per una valorizzazione dei siti patrimonio dell’Unesco.
Anche il mondo degli enti locali ha convenuto sulla esigenza di un forte momento di sintesi che peraltro, come sottolineato dai rappresentanti dei comuni di Francofonte e di Vizzini deve guardare oltre i confini amministrativi della provincia di Ragusa.
Al Presidente della Camera Giannone che aveva indicato nel suo intervento introduttivo alcuni spunti di riflessione dalla messa in sicurezza del Porto di Pozzallo (unico caso di struttura portuale non affidata ad una autorità portuale), al completamento della Siracusa-Gela con la realizzazione dei lotti 9-10-11 che sono cantierabili ma che ancora attendono una soluzione tecnica per essere appaltati, alla annosa questione della Ragusa-Catania con l’attesa non ancora risolta di un riscontro governativo da parte dei ministri delle infrastrutture Del Rio e dell’economia Padoan, è toccato anche il compito di indicare il sistema camerale a Ragusa, come negli altri enti camerali coinvolti nel processo di accorpamento, come il soggetto di riferimento per animare e monitorare il tema delle scelte infrastrutturali.
Su questi temi anche i parlamentari presenti hanno dato il loro contributo. Il deputato regionale Nello Dipasquale ha evidenziato le attività svolte e le azioni in itinere e i tanti passi avanti che si sono fatti in questi ultimi mesi, ma ha anche ribadito l’esigenza che la politica ha di confrontarsi con una struttura unica di riferimento che nel territorio faccia la sintesi delle attese del sistema produttivo e che tutto questo può venire dalla Camera di Commercio e dal Tavolo del lavoro e dello sviluppo, nel cui alveo va ricondotta anche la problematica del porto di Pozzallo e della sua futura gestione e valorizzazione. Per l’on. Orazio Ragusa rimane pressante l’esigenza che il confronto tra tutti gli attori del territorio non si trasformi in uno sterile dibattito ma riesca a trovare sintesi ed offrire opportunità alla classe politica di portare risultati nell’interesse del territorio di riferimento e quindi nel caso ragusano, l’area iblea nel suo complesso.

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