Oggi l’economia cinese è quella che, forse, è in grado, più di tutte, di fornire le migliori occasioni di crescita e di sviluppo. Ecco perché è opportuno organizzarsi per internazionalizzare la propria impresa. E fare in modo che la stessa possa competere con i mercati asiatici dove maggiori sono le possibilità di riuscita anche per i comparti tradizionali dell’area iblea. E’ stato questo il punto di partenza, di grande interesse per l’economia locale,
del convegno ospitato ieri pomeriggio sulla terrazza della stazione marittima del porto turistico di Marina di Ragusa, appuntamento inserito nel contesto delle iniziative per l’Expo del cibo e del turismo iblei. Il convegno dal significativo titolo “L’economia ragusana alla conquista della Grande muraglia. Sfide e opportunità per le aziende ragusane sul mercato cinese” è stato promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa e dalla Camera di Commercio. Il presidente dell’Ordine, Daniele Manenti, ha spiegato, durante i saluti, che l’economia ragusana, sebbene principalmente basata sul turismo e sull’agricoltura, è riuscita, negli ultimi anni, ad esprimere importanti realtà anche in altri settori ed ecco perché la stessa non può fare a meno di guardare con estrema attenzione al mercato cinese in cui da almeno un decennio si focalizzano le più interessanti dinamiche economiche. Gli ha fatto eco il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo (è intervenuta anche Giovanna Licitra responsabile dell’area di promozione dell’ente camerale), che, alla presenza del presidente Giuseppe Giannone, ha ricordato come sia fondamentale, per una impresa del nostro territorio, sapersi proporre anche dal punto di vista del marketing e della comunicazione oltre che dell’approccio al mercato, essendo cruciale la gestione delle trattative con un partner cinese, avvalendosi di strumenti giuridici idonei. Tutti aspetti che sono stati approfonditi nel dettaglio dai vari relatori i quali hanno chiarito che i suddetti ingredienti costituiscono fattori chiave in grado di dare un vantaggio competitivo non indifferente rispetto alle ancora numerose esperienze “fai da te” che connotano molte aziende europee, spesso guidate da pregiudizi o preconcetti sulla Cina. Tutti argomenti su cui si sono soffermati Paolo Battaglia, dottore commercialista, che ha illustrato come predisporre un business plan per l’internazionalizzazione mentre Alessandro Raniolo, dottore commercialista, ha chiarito come dare vita ai vari modelli di aggregazione per i processi di internazionalizzazione. Ha detto la sua anche Luigi Brandolani di Unicredit, dell’area manager dell’area commerciale di Ragusa, il quale si è soffermato su quali sono i migliori canali per finanziare la crescita all’estero. Interessante pure l’intervento dell’avvocato Giampaolo Naronte, Gn Lex studio legale con sedi a Milano e a Shangai, il quale ha illustrato i segreti per fare business in Cina. L’appuntamento è proseguito con incontri B2B con le imprese espositrici di “Expo del cibo e del turismo iblei”. I lavori sono stati moderati da Paolo Mollura, segretario dell’Ordine.