Modica. Serata nella Corte de Le Case degli Avi fra suoni, luci, colori, parole e sapori

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Nell’ambito della Rassegna estiva , organizzata da SI-Moutique ed IngegniCultura sabato 25 luglio alle 19 nella Corte de Le Case degli Avi, in via Roma, 53 a Modica Alta si terrà una serata “nto curtigghiu”, fra suoni, luci, colori, parole e sapori. Ricco ed articolato il programma incentrato prevalentemente sulla funzione, il ruolo, le dinamiche sociali ed emotive che il cortile “ u curtigghiu” ha svolto nel corso dei secoli nel territorio ibleo.

“La palora “curtigghiu” è usata macari pi innicari lu spittigulizzu, propiu pi la sò etimuluggìa, picchì lu curtili era lu locu unni si sparlava di cchiù”. Sarà Mario Incatasciato, presidente di IngegniCultura e coordinatore della serata a soffermarsi sul tema parlando della “Vita di corte nella storia della città”. Seguirà la presentazione del libro “Traverse”, di Peppe Casa con AA.VV., editore Aletti, contenente una raccolta di poesie dialettali riconducibile a personaggi, usi, costumi, abitudini, modi d’essere , tradizioni popolari della Modica antica.
Alcuni di questi brani poetici saranno letti da Giada Ragusa e da Enza Giurdanella. Seguirà una performance teatrale “I Curtigghiari” del duo Pisana-Giurdanella ed un’esecuzione di canti della Contea di Modica curata dal gruppo Masci in Folk, accompagnato alla fisarmonica da Carmelo Cavallo.
Ospite d’eccezione della serata sarà Carmelo Iacono, manager Asp di Caltanissetta nonchè direttore di Oncoibla di Ragusa, ente a cui sarà devoluto il ricavato della vendita del libro “Traverse” di Peppe Casa.
A conclusione della serata non mancheranno richiami alle abitudini alimentari degli abitanti del cortile, attraverso una degustazione a tema, accompagnata da una visita guidata al Museo diffuso “Mùrika, racconti di pietra”, per un viaggio nel tempo e nella storia della città della Contea attraverso l’approfondimento di alcuni aspetti dell’Habitat Rupestre.
L’intento della serata organizzata da IngegniCultura è quello di celebrare, ancora una volta, le comunità rurali della Contea di Modica utilizzando come filo conduttore ambienti, contesti architettonici, manufatti, nonché il folkore, i modi di essere, la musica dell’epoca. Una forma di dovere sociale di preservazione e valorizzazione delle forme di cultura popolari.

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