RAGUSA. AGLI ARRESTI DOMICILIARI, RUBAVA ENERGIA ELETTRICA: ARRESTATO DAI CARABINIERI

nuccio cassisi

Continuano i servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa finalizzati al controllo sui soggetti pregiudicati e socialmente pericolosi gravitanti nel giurisdizione della Compagnia Carabinieri del capoluogo ibleo. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Ragusa hanno arrestato nuovamente in flagranza di delitto Nuccio Cassisi, il venticinquenne originario di Vittoria che pochi giorni fa era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.

L’uomo, dopo l’arresto di settimana scorsa, si trovava ristretto agli arresti domiciliari. Ed è tato proprio durante un controllo per verificare il rispetto della misura cautelare che i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ragusa, entrando nell’abitazione del Cassisi, hanno notato qualcosa di anomalo nella la scatola del contatore, come se i sigilli fossero stati rimossi.
Pertanto, supponendo che presso quell’abitazione potesse essere in atto una indebita sottrazione di energia elettrica, i Carabinieri – al fine di poter correttamente constatare l’illecito e procedere nello stato di flagranza – hanno richiesto l’ausilio dei tecnici dell’Enel, i quali sono intervenuti quali ausiliari di Polizia Giudiziaria. La verifica è durata pochi minuti, il tempo necessario per constatare che effettivamente il contatore era stato manomesso da Cassisi, e che lo stesso attingeva illecitamente corrente dalla rete elettrica.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ragusa hanno pertanto tratto il pregiudicato in arresto per il delitto di “Furto” aggravato poiché perpetrato con violenza sulle cose.
L’arrestato è stato quindi condotto presso la caserma del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa per le formalità di rito, una volta espletate le quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa – nella persona del Sostituto Procuratore Alessia La Placa – è stato tradotto nuovamente presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa