Andropausa: che cos’è, quando e come colpisce. La rubrica del dottore Federico Mavilla

Dott. Federico Mavilla

 Si sente sempre parlare di menopausa e di problemi ad essa legati, eppure anche noi uomini, ad una certa età, iniziamo ad avere diversi disturbi fisici e psicologici tipici di un particolare fase della vita: l’andropausa. Insonnia, perdita di energia, difficoltà di memoria e diminuzione della potenza sessuale sono alcuni dei disturbi tipici di questa fase della vita che riguarda gli uomini.

Non bisogna pensare a questa come ad una malattia, ma semplicemente come un’evoluzione normale della specie umana caratterizzata dal calo del testosterone, l’ormone che regola le numerose funzioni sessuali, e che quindi, inevitabilmente, può causare alcune modificazioni fisiologiche.
Mentre nella donna la menopausa è un processo ben definito, una tappa obbligata che inizia con la scomparsa del ciclo mestruale e si accompagna ad un rapido calo della produzione di estrogeni, in noi uomini si instaura, invece, in maniera tutt’altro che drastica, scontata o repentina.
Per l’uomo non possiamo, quindi, parlare a tutti gli effetti di vera e propria “cessazione” delle capacità riproduttive; piuttosto, l’andropausa andrebbe descritta come un processo parafisiologico (quindi per molti aspetti normale), che si manifesta con estrema variabilità nella popolazione.
Nella maggior parte degli uomini questa fase compare intorno ai 60 anni, anche se ci sono situazioni in cui si manifesta prima, tra i 40 e i 50 anni. L’andropausa, comunque, non avviene in maniera improvvisa, perché il testosterone inizia a diminuire lentamente per poi cessare a 60 anni, così come a 80, e questo è il motivo per cui si può diventare padri anche in età molto avanzata.
Ci sono poi fattori e situazioni che possono tardare questo processo: una vita sana, lo sport, e un’alimentazione adeguata ci aiutano a rimandare tale condizione. Invece fumo, abuso di farmaci ed alcol e sedentarietà accelerano l’andropausa.
La carenza di testosterone causa alcuni cambiamenti significativi nel nostro corpo maschile: il volume e la consistenza dei testicoli si riducono, si perde elasticità nei tessuti penieni, aumenta il volume della prostata, cadono i capelli, c’è un maggior deposito di grasso sull’addome, si accentua la fragilità delle ossa e possono comparire insonnia, cali di umore, dell’energia e difficoltà di memoria.
Ci sono, poi, i risvolti nella nostra vita sessuale.
Quando andiamo in andropausa qualcosa cambia anche nella nostra vita sessuale; molto spesso è necessario più tempo per raggiungere l’erezione che è meno voluminosa ma dura più tempo. Anche la fase orgasmica subisce delle modificazioni: le contrazioni muscolari che avvengono durante il momento di massimo piacere diminuiscono di entità e il periodo che intercorre tra due orgasmi è più lungo.
Il calo di desiderio non si manifesta in tutti gli individui e comunque è influenzato anche da altri fattori psicologici, sociali e medici, come ad esempio la presenza di una partner interessata, stati di malattia, condizioni di cura, eccetera.
Ciò però non toglie che la sessualità può essere vissuta ugualmente con piacere anche dopo una certa età, anzi, è importante mantenersi attivi, perché il sesso aiuta sia la salute che l’umore. Se non in casi particolari non vengono prescritte terapie ormonali o di altro genere, mentre possono essere di aiuto alcuni prodotti naturali per i vari disturbi dell’umore e sessuali

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