PRESENTATO DOCUMENTO CONGIUNTO CON LE LINEE GUIDA PER COSTRUZIONE IN VERDE AGRICOLO POSTO ALL’ATTENZIONE DEL COMUNE DI RAGUSA

conferenza ordine architetti

E’ stato presentato questa mattina, nella sede dell’Ordine degli architetti di Ragusa, un documento congiunto per suggerire all’Amministrazione comunale di Ragusa l’adozione di linee guida, diverse da quelle già esistenti, con riferimento alle costruzioni in verde agricolo. Il documento è stato sottoscritto, oltre che dall’Ordine degli architetti, rappresentato dal presidente Giuseppe Cucuzzella,

dall’Ordine degli ingegneri, con il presidente Vincenzo Dimartino, dall’Ordine dei geologi, con il consigliere regionale Saro Di Raimondo, dal collegio dei geometri, con il presidente Salvatore Cascone, dalla Cna, con il presidente territoriale Giorgio Biazzo, e dall’Ance, con il presidente Sebastiano Caggia. Alla presentazione del documento è intervenuta, a nome dell’Amministrazione comunale, anche l’assessore Stefania Campo che ha manifestato la disponibilità della Giunta a recepire le linee guida in questione nel corso di un apposito confronto che sarà convocato nei prossimi giorni. Durante la conferenza stampa di questa mattina sono state illustrate le principali novità riguardanti il documento in questione. Per l’Amministrazione comunale, in particolare, almeno da quanto si evince nella stesura della delibera, il diritto a costruire in verde agricolo è riservato semplicemente ai conduttori a titolo principale del fondo agricolo. “Noi ci permettiamo di fare osservare – hanno spiegato i firmatari del documento – che sia la giurisprudenza urbanistica sia l’assessorato regionale Territorio e ambiente hanno fornito un orientamento completamente diverso. La stessa cosa è avvalorata da un articolato contributo offerto dalla Consulta regionale degli ingegneri che va in tutt’altra direzione. Il diritto a edificare in zona agricola non è riservato a nessuno purché si rispettino e si osservino le regole urbanistiche, che sono, tra l’altro, quelle dettate dal Piano paesaggistico e da tutto ciò che ne deriva”. Un’altra proposta entra nel merito e riguarda l’estensione dei lotti minimi. “Perché in questo momento – è stato spiegato – non esiste un lotto minimo, anche chi possiede mille metri quadrati potrebbe presentare un progetto con l’Amministrazione che si troverebbe in difficoltà se approvarlo o meno. Allora, mentre l’Amministrazione comunale propone un lotto minimo di 20mila metri quadrati in zone non tutelate e 30mila in zone tutelate da Piano paesaggistico, noi proponiamo di abbassare questo limite a diecimila nelle zone non tutelate e a 20mila in quelle tutelate. Ma l’aspetto che riteniamo più importante ha a che vedere con una serie di regole sulle qualità architettoniche delle costruzioni sia a destinazione residenziale sia a destinazione aziendale che secondo noi forniscono il valore aggiunto al mantenimento del decoro della campagna. Perché una campagna abbandonata non fa onore a nessuno, non ci rende presentabili. Pensiamo che si possa contribuire a realizzare delle costruzioni in verde agricolo in maniera dignitosa e a tenere in buona sostanza in ordine il territorio. E’ la sostanza del contributo che noi oggi abbiamo presentato e che sottoponiamo all’attenzione del Comune di Ragusa”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa