Asp Ragusa. Quando si fa perdere la pazienza anche ai “santi”

Arico-Maurizio

Come “giocarsi” un colpo di fortuna in pochi minuti o meglio in parecchi minuti. Il tempo necessario che un benefattore, Pippo Giuffrè, un ragusano che ha fatto fortuna negli States, e si è ricreduto sulle sue intenzioni di fare beneficenza. L’uomo, come si diceva, è molto benestante ed opera nel settore delle concessionarie automobilistiche. È stato sempre generoso con la sua città di origine, uno dei primi ad ottenere il premio ragusani nel mondo,

presente anche all’ultima edizione dello scorso fine settimana. Voleva donare alla sanità pubblica, tramite l’Asp 7, una palazzina di due piani di sua proprietà che si trova a Brooklyn, del valore di circa due milioni di dollari. Il direttivo dell’associazione “Figli di Ragusa”, del quale fa parte Giuffrè, aveva già deciso di regalare lo stabile ed il suo contenuto, all’Asp, col solo obbligo che venisse apposta una targa commemorativa con la quale spiegare nella quale si spiegasse che una particolare opera o attrezzatura, magari nel nuovo ospedale “Giovanni Paolo II”, venisse realizzata coi fondi donati dai ragusani trapiantati a New York, la somma che si sarebbe ricavata con la vendita dell’immobile americano. Ieri era stato fissato l’incontro con il manager dell’ASP, Maurizio Arico‘, per la definizione dei dettagli della donazione. Giuffrè, accompagnato dall’avvocato Michele Sbezzi, è rimasto in sala d’attesa per più di mezz’ora. Arico’ nel frattempo era nella sua stanza per un altra incombenza mentre la sua segretaria continuava a dire ai dure avventori di attendere. Ma la pazienza ha sempre i suoi limiti e così Giuffre’ ed il suo legale, hanno girato, giustamente, i tacchi e se ne sono andati. Pare che l’intenzione della donazione resti confermata ma che a beneficiarne non sarà più la sanita’ iblea.

Arico’, dal canto suo, si è ufficialmente giustificato così con una nota all’Agi.

““Li ho accolti e fatti accomodare nella sala d’attesa, aspettando che arrivasse il legale dell’Asp che si trovava in Tribunale, a circa 700 metri di distanza. Il tempo di arrivare e loro erano spariti. Non sono riuscito a rintracciarli. Sono davvero rammaricato per quanto successo”.
Riteniamo che la cosa più corretta sarebbe stata quella di accogliere Giuffre’ è Sbezzi nel proprio ufficio, come gesto di cortesia, nell’attesa dell’avvocato dell’Asp.
La prima reazione arriva dal presidente della Commissione Sanità dell’ARS, Pippo Digiacomo, che in una una nota si rivolge a Pippo Giuffre’ chiedendogli di “scusare l’incidente assolutamente estraneo al garbo e l’ospitalità della bella terra iblea” e precisa che “i particolari dell’incidente verranno certamente chiariti nelle sedi opportune”.

La deputata regionale del M5S Vanessa Ferreri, colpita dalla gravità della vicenda e dalla presunta superficialità con cui il direttore generale dell’Asp 7 Ragusa ha trattato il potenziale generoso donatore, ha subito richiesto la convocazione urgente del manager dell’Asp Maurizio Aricò in commissione Sanità, affinché chiarisca la vicenda. La parlamentare Ferreri si scusa pubblicamente, da segretario della commissione sanità dell’Ars e soprattutto da cittadina ragusana, con il signor Giuffrè, confidando in un suo ripensamento. “A pagarne le conseguenze sarebbero solo i cittadini”.

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