Pozzallo. Dipendenti impianto depurazione senza stipendi. Forte protesta della FP CGIL

Cgil

Con le note dell’ 1, del 9 e del 22 luglio scorsi, la FP CGIL aveva sollecitato una riunione al fine di affrontare e risolvere la problematica dei mancati pagamenti degli emolumenti (ad oggi, i lavoratori devono percepire il saldo del mese di giugno (gli è stato dato soltanto un acconto di 1.000,00 euro) + la 14° mensilità e la prossima settimana maturerà anche lo stipendio del mese di luglio) di tutti i lavoratori in servizio presso l’impianto di depurazione di Pozzallo. Estate rovinata per i lavoratori e per le loro famiglie.

Alcuni lavoratori, che fanno i pendolari, uno da Ragusa e l’altro da S.Croce Camerina (circa 90 km A/R), non sono più in grado di recarsi al lavoro ( non possono più sostenere le spese per il carburante).
La cooperativa Pegaso, che fino al mese scorso ha garantito ugualmente gli stipendi dei suoi dipendenti, per bocca del suo Presidente, ci fa sapere, che non intende più sborsare un centesimo di euro fino a quanto tutte le stazioni appaltanti in indirizzo non salderanno tutte le fatture insolute. La FP CGIL è preoccupata per la forte esposizione che hanno gli Enti committenti nei confronti della Coop. Pegaso.
Cifre alla mano, il comune di Pozzallo, il più esposto di tutti, deve la bellezza di € 323.000,00 oltre l’iva certificata di € 123.675,78; il comune di Modica, € 85.400,00 oltre iva; il consorzio A.S.I., € 29.000,00 oltre iva; per un totale complessivo di circa 450.000,00 euro oltre iva.
Visto e considerato, che non si muove una foglia, la FP CGIL continuerà ad oltranza la sua battaglia in difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori, comunicando che, se entro le ore 12, del 7 agosto non verrà saldato a tutti i dipendenti tutto il pregresso maturato, da lunedì 10 agosto presso i locali del depuratore di Pozzallo, si effettueranno tutti i giorni e per ogni fine turno di lavoro, 2 ore di assemblea sindacale.

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