RAGUSA. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE E ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI SOSTENGONO IL “PROGETTO TANZANIA”

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Nella splendida cornice del Castello di Donnafugata si è svolta ieri la serata di musica e danza organizzata dal comitato organizzativo del “Progetto Tanzania” promosso su iniziativa dell’ambasciatore italiano in Tanzania Luigi Scotto rivolto a favore delle missioni di Padre Salvatore Ricceri. Il progetto, sostenuto dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Ragusa, dall’Assessorato comunale all’istruzione e servizi sociali, dall’AVIS di Ragusa e dal Cral della Banca Agricola, mira a fornire a circa 1800 bambini della Tanzania scuole ed istruzione.

Coordinatori di tutte le attività del progetto sono tre ragusani e precisamente Giuseppe Cusumano, Alessandro Bucchieri e Marco Gulino che insieme a Vania Orecchio hanno costituito un apposito comitato organizzatore.
Alla serata, svoltasi come detto presso l’antico maniero di proprietà comunale, è stato presente anche il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono che dichiara: “E’ stata un’iniziativa splendida e partecipata vista la presenza di tante persone tra cui molti turisti che sono rimasti fino alla fine dello spettacolo ammaliati dalle musiche del maestro Peppe Arezzo, le coreografie e le danze di Emanuela Curcio, la voce straordinaria ed unica di Lorenzo Licitra oltre ai tanti giovanissimi talenti della scuola di Mila Plavsic”.
Il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono che è stato in Tanzania qualche anno fa dando il suo contributo come insegnante, si è congratulato con tutti gli artisti che hanno, ancora una volta, offerto la loro professionale prestazione a titolo gratuito.
“Porteremo avanti questo progetto – ha affermato ancora Iacono – che è un segno di grande civiltà ed umanità per un popolo che con l’indipendenza e grazie ad un processo di modernizzazione basato sulla giustizia sociale portato avanti da un politico illuminato e in odore di santità, Julius Nyerere, è testimonianza in Africa e nel mondo di tolleranza e di senso della comunità; Ragusa, in tutte le sue articolazioni, saprà fare bene la propria parte”.

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