IL FUTURO DI PUNTA BRACCETTO AL CENTRO DI UN INCONTRO TENUTOSI A SANTA CROCE E ANIMATO DAI RESIDENTI DELLA FRAZIONE A MARE

Un momento della riunione

Un percorso a tappe. Che, almeno per quanto riguarda questa prima fase, si concluderà entro il 15 ottobre con una convocazione della commissione Ambiente e territorio dell’Assemblea regionale siciliana. L’organismo palermitano chiamerà a rapporto i sindaci dei Comuni di Ragusa e Santa Croce Camerina, oltre che i rispettivi tecnici. Per cercare di fare sempre più chiarezza sulle complicate procedure burocratiche che si rendono necessarie per la realizzazione dei sistemi idrici e fognari sul territorio di Punta Braccetto.

E’ questa una delle tante proposte emerse, e che saranno attuate, nel corso dell’appuntamento tenutosi stamani a Santa Croce Camerina, nell’aula consiliare di palazzo di Città, promosso da Antonio Di Paola per conto dell’associazione Per Punta Braccetto con i residenti della frazione a mare il cui territorio ricade in due ambiti comunali, quello di Santa Croce e quello di Ragusa. Per cui, spesso e volentieri, accade che nessuno dei due enti locali territoriali intervenga facendo diventare la zona in questione terra di nessuno. Consistente la presenza di residenti. A portare il saluto, nella fase di apertura dei lavori, anche il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato. Sono intervenuti, tra gli altri, l’on. Giorgio Assenza, il consigliere comunale di Ragusa, Mario Chiavola, anche in rappresentanza dell’on. Nello Dipasquale, i consiglieri comunali di Santa Croce Camerina Gaetano Pernice e Rosario Pluchino, Giovanni Spadaro in rappresentanza della senatrice Venera Padua. Sarà proprio l’on. Assenza a farsi carico di concretizzare la convocazione all’Ars. “Nel frattempo – ha spiegato Di Paola – non resteremo con le mani in mano perché, tramite un legale amministrativo, valuteremo i percorsi compiuti finora, verificheremo cosa c’è di negativo o irregolare e metteremo tutto in evidenza. Ma non solo. Grazie al supporto dei consiglieri comunali saranno predisposte delle interrogazioni, in seno ai due Comuni, e ciò accadrà entro il mese di settembre, per ottenere delle risposte ufficiali da parte delle due Amministrazioni circa gli atti finora predisposti in ordine alla realizzazione delle reti fognarie e idriche che, per la nostra zona, rappresentano, oltre a tutte le altre questioni ancora aperte, la priorità. E c’è di più. Infatti, entro il mese di agosto abbiamo intenzione di promuovere un momento simbolico di protesta, per dare un segnale forte rispetto al fatto che i residenti si sono ormai stancati di anni e anni di attese, in cui bruceremo le tessere elettorali e i bollettini dei tributi comunali. Se non lo si fosse ancora compreso, i cittadini che abitano Punta Braccetto sono stanchi di promesse su promesse che non si concretizzano mai. Adesso aspettiamo i fatti. E non possono più essere differiti. Anche perché si rischiano delle emergenze ambientali, soprattutto per quanto concerne la fognatura, che potrebbero rischiare di farci rovinare il bel mare che solo questo tratto di costa iblea riesce ad offrire. Le nostre iniziative servono a sensibilizzare i due Comuni perché possa finalmente essere attivato un produttivo percorso sinergico che ci consenta di venire fuori da questa fase di impasse. Ringrazio l’associazione Per Punta Braccetto, con in testa il presidente Emilio Tasca, per avere voluto condividere questa importante iniziativa che per noi assume un significato rilevante. E ringrazio, naturalmente, tutti i rappresentanti istituzionali che oggi hanno voluto essere presenti assieme a noi per farci sentire la loro vicinanza. Con l’auspicio che possa essere avviato, il prima possibile, un nuovo percorso che garantisca risposte concrete a questo speciale lembo di territorio della costa iblea”.

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