UdC di Scicli: solidarietà all’on. Orazio Ragusa per gli attacchi politici subiti

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Il coordinamento cittadino dell’Udc di Scicli manifesta la propria solidarietà all’on. Orazio Ragusa per il subdolo attacco ricevuto dall’anonimo volantinaggio teso a calunniare la sua funzione istituzionale, addossandogli responsabilità non contemplate nel suo mandato politico. “Non possiamo accettare – afferma il coordinamento cittadino dell’Udc di Scicli – di subire passivamente le falsità riportate nei volantini e nei manifesti che per mezza giornata hanno invaso i muri della città.

Le false accuse rivolte all’on. Ragusa e contestualmente al gruppo politico che in Consiglio comunale lo rappresenta, o meglio ancora lo rappresentava, non corrispondono al vero. La nostra posizione è stata sempre chiara e quando il gruppo Udc è uscito dalla maggioranza che appoggiava l’amministrazione Susino, in tempi non sospetti, si è assunto le proprie responsabilità politiche. E lo ha fatto perché il progetto per il quale era stata chiesta e ottenuta la fiducia dell’elettorato era ormai venuto a mancare, addirittura tradito dall’allora sindaco. Come Udc, ci siamo sempre opposti all’aumento delle tasse, votato in Consiglio comunale dai cosiddetti consiglieri “responsabili”. Abbiamo sempre detto che potevano essere altre le strade da percorrere per cercare di drenare soldi e finanziamenti nelle casse comunali. Ora, assistiamo a un ribaltone delle parole. Come se la responsabilità dell’aumento delle tasse sia da addossare all’on. Ragusa. Nulla di più falso. L’on. Ragusa è stato al nostro fianco quando in aula le nostre parole non sono state ascoltate. In particolare, dicevamo di spalmare il risanamento della finanza comunale in un arco temporale di dieci anni per non gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini. Con l’insediamento dei tre commissari, l’on. Ragusa, per primo, si è messo a loro disposizione per il bene della città mantenendo sempre il giusto profilo istituzionale. Ecco perché riteniamo questi attacchi del tutto gratuiti, infondati e denigratori”.

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