I GIOCHINI PER I BAMBINI AL PIAZZALE PADRE PIO DI MARINA DI RAGUSA SEMBRANO USCITI FUORI DA UN PARCO DELL’ORRORE, LAPORTA ALLA GIUNTA MUNICIPALE: “RIPRISTINATELI SUBITO”

tappetino rovinato

“Le condizioni vergognose in cui versano i giochini per bambini situati nel piazzale Padre Pio, a Marina di Ragusa, mi spingono a sollecitare un urgente intervento di sistemazione e ripristino da parte dell’Amministrazione comunale. Il degrado è imperante e insopportabile”. E’ quanto denuncia il consigliere comunale Angelo Laporta dopo avere ricevuto numerose segnalazioni in tal senso, e una corposa documentazione fotografica, da parte di genitori inviperiti che non riescono a comprendere la ragione di tale noncuranza.

“Non è solo la mancanza di qualsiasi cura a colpire – spiega Laporta – ma anche il fatto che ciò abbia determinato, con il trascorrere del tempo, vere e proprie situazioni di pericolo. Infatti, l’impiantito di legno è usurato e alcuni chiodi sono venuti fuori sino a sporgere. Mi chiedo cosa potrebbe accadere se qualche genitore con i rispettivi bambini non se ne accorgesse in tempo. Per non parlare, poi, dell’approssimativa sistemazione delle catene che reggono l’altalena oppure dei tappeti di cortesia che dovrebbero attutire la caduta dagli scivoli dei vari piccioli e che si trovano in una condizione obbrobriosa. Insomma, più che un parco dei divertimenti sembra un parco degli orrori. Ma è questa la città che avevano in mente i grillini? Chiedo al sindaco Piccitto, tra una comparsata televisiva e l’altra, sempre se gli resta un poco di tempo, di farsi un giro da queste parti e di verificare in che condizioni versano i giochini per i più piccoli. Proprio di loro, che sono le future generazioni, dovremmo cominciare ad occuparci in maniera più attenta. Il grado di vivibilità della città si nota anche da quanto quest’ultima sia a misura di bimbo. Ma mi pare che ci sia poco da misurare. Anzi, è deprimente confrontarsi con una situazione del genere soprattutto quando arrivano visitatori da fuori per non parlare dei residenti di Marina sempre alle prese con condizioni al limite della precarietà. Vogliamo invertire questa tendenza?”.

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