PIU’’DI 11.000 VISITATORI PER LA MOSTRA DI GUCCIONE A SCICLI

opera guccione

Si sta rivelando l’evento dell’Estate sciclitana la mostra del Maestro Piero Guccione, “Amo-ri”, che si tiene presso il Circolo “Brancati” di Scicli (via Mormina Penna): infatti in due settimane l’antologica è stata visitata da oltre 11.000 persone, rimaste incantate dalla “stanza della bellezza” offerta (e mai offerta fu migliore…) dalla Città di Scicli a uno dei suoi figli più illustri;

i sessanta pastelli di Guccione regalano visioni ed emozioni ai visitatori.
Fino all’8 Settembre un ambiente del “Brancati” rimarrà abbellito come una stanza di una casa, così come erano le pinacoteche dell’Ottocento.
Ci piace qui sottolineare che per tutta la giornata c’è un flusso continuo di visitatori che rag-giunge l’acme fra le 21 e le 24: i futuri amministratori della nostra città ci riflettano: nella città di Montalbano e dell’UNESCO vengono turisti colti, che già conoscono le capitali europee – oltre che Firenze Venezia Palermo Pisa Siena Siracusa Cefalù Taormina Agrigento Siviglia Cordova Porto Cascais… – quindi l’ulteriore sviluppo del turismo sciclitano dovrà tener conto degli eventi culturali di qualità.
La città di Piero conclude così le manifestazioni per gli ottant’anni del Maestro, dopo le mo-stre di Vicenza, Ragusa e Modica,
La personale è stata voluta dal “Brancati”, di cui Guccione è stato il primo presidente nel 1980, e propone opere finora sconosciute ai più, pensieri creati dal Maestro come gesti affettuosi in primo luogo per la sua compagna Sonia Alvarez e per i tanti amici: si tratta di fiori, di d’après, di mari, di omaggi alla sua città e ai suoi simboli. Scrive Paolo Nifosì: sono “opere inedite, viste per la prima volta, a cominciare dal ritratto frontale di Sonia solenne e malinconico, carico di pensieri e di incertezze (…). Inoltre vi sono pastelli dedicati ai tanti amici (in un pastello si legge:” essere felici con i propri “amici” in armonia col mondo e raggiungere la felicità…) a cui ha fatto omaggio in oc-casione di un compleanno, di un onomastico, di una cena, di un evento particolare”
Insomma, un Guccione intimo e segreto che per la prima volta si ha la possibilità di fruire. L’esposizione di opere a Scicli ha un significato particolare per la partecipazione emotiva che si av-verte nella resa spesso immediata, altre volte macerata e sofferta, frutto d’intensità, di tensione e di sensibilità per gli accadimenti spesso piacevoli, e qualche volta drammatici, della vita.

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