Non avremmo voluto perder tempo dietro l’ennesima provocazione del Narciso di Palazzo San Domenico, alias il presidente del consiglio comunale di Modica Roberto Garaffa, il quale viceversa perde troppo tempo a specchiarsi nel lago, perso ad ammirare la sua bellezza che non perde occasione di elogiare quale seconda carica del comune. Ma purtroppo siamo stati tirati in causa da chi ormai da tempo ha perso di vista le peculiarità del proprio ruolo istituzionale, quell’essere “super partes” che ha tradito un secondo dopo la sua elezione (avvenuta grazie ai nostri voti).
I Capigruppo di Maggioranza Piero Covato, Lorenzo Giannone e Giovanni Rizzarello, nel ribadire che l’unico atto che dovrebbe fare è quello di rassegnare le dimissioni dalla sua carica ed entrare ufficialmente nell’opposizione dove può continuare a fare politica liberamente, fanno notare che la convocazione della conferenza dei capigruppo è una perdita di tempo. In questi giorni stiamo infatti lavorando intensamente per rispettare le scadenze. Bloccare i lavori per un intero pomeriggio è un atto irresponsabile che può mettere a repentaglio la possibilità di fornire i documenti richiesti dalla Corte dei Conti in tempi ristrettissimi. La smetta quindi di fomentare allarmismi inutili per meri interessi poltici e si metta a lavorare pure lui. Accettiamo qualsiasi collaborazione che possa essere funzionale al benessere comune, non guardiamo certo il colore politico. Non accettiamo, invece, concludono Capigruppo di Maggioranza Piero Covato, Lorenzo Giannone e Giovanni Rizzarello, assurde provocazioni e prese di posizioni che altro scopo non hanno che quello di creare nervosismo e screditare il lavoro dell’amministrazione e del consiglio comunale agli occhi dei cittadini.