Quanto è importante la diagnosi precoce del tumore al testicolo. La rubrica del dottore Federico Mavilla

Dott. Federico Mavilla

Sarete a conoscenza, specialmente gli sportivi amanti del ciclismo, del caso di Ivan Basso, noto ciclista, fortunato , vista la casualità, per aver scoperto la presenza di un tumore al testicolo. Non c’è alcun legame diretto tra tumore al testicolo e ciclismo, quello che il caso di Ivan Basso dovrebbe insegnare è invece l’importanza della diagnosi tempestiva di tumore al testicolo.

Certo, questo deve lasciar riflettere tutti noi uomini sull’importanza di fare diagnosi precoce e, laddove possibile, prevenzione. Infatti, i numeri del tumore al testicolo sono impressionanti, circa 2.200 l’anno le diagnosi in Italia. Si tratta della neoplasia più frequente tra i giovani maschi di età compresa fra i 18 e i 40 anni, ma anche quella con le migliori prospettive di guarigione che possono superare anche il 90% dei casi quando la diagnosi precoce è mirata. Vi ricorderete, sicuramente, la storia di Lance Armstrong, altro noto ciclista oggi simbolo della lotta a questa forma di neoplasia, per non dimenticare anche del calciatore di Chievo, Milan e ora Sassuolo, Acerbi.
Il tumore al testicolo è solo un esempio, ma sono numerose le patologie a carico dell’apparato genitale maschile, con conseguenze importanti su salute e qualità di vita. Su molte di esse è possibile ridurre le conseguenze negative solo attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce fin dalla giovane età.
Purtroppo, nell’adolescente e nel giovane adulto, le anomalie e le patologie dell’apparato genitale vengono intercettate con molta difficoltà a causa dell’assenza di una cultura andrologica diffusa che determina resistenza ed imbarazzo nei maschi, ma anche nei genitori che rivestono un ruolo di primaria importanza nell’educazione alla salute dei figli. Il mio suggerimento è di fare la prima visita a 14 anni con controlli periodici almeno ogni due anni per individuare eventuali patologie sul nascere, in modo da intervenire tempestivamente evitando danni più gravi e problemi difficilmente risolvibili come l’infertilità.
E’ bene che i ragazzi imparino a fare l’autopalpazione dei testicoli, strumento fondamentale per scoprire i primi segnali della neoplasia testicolare così da intervenire prima che il danno sia irrimediabile. Il parallelismo più semplice è con le coetanee, educate all’autopalpazione della mammella e ai controlli periodici dal ginecologo. Gli uomini devono imparare ad andare dall’andrologo non quando si presentano dei problemi, ma periodicamente per vedere se si hanno gonfiori, noduli o escrescenze, fondamentale per la prevenzione delle neoplasie, come di altre malattie dell’apparato genitale maschile.
In effetti, l’autopalpazione è una semplice manovra che va fatta dopo la doccia quando i muscoli che sostengono lo scroto sono rilassati, basta passare la mano sotto lo scroto per sentire se c’è una differenza di peso tra i due testicoli. Successivamente, con indice, pollice e medio di tutte e due le mani, va palpato il testicolo che deve risultare liscio. Se si avverte una differenza di peso tra i due testicoli o delle irregolarità sulla superficie del testicolo, queste vanno riportate al medico curante in tempi brevi. Tale manovra va ripetuta ogni due mesi, soprattutto in presenza di fattori di rischio come ad esempio la mancata discesa del testicolo nello scroto alla nascita (criptorchidismo) o una familiarità con i tumori del testicolo.

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