Pronto Soccorso di Modica. Rando difende Arico’

“L’estate è quasi finita e le polemiche sotto l’ombrellone continuano. Vito D’Antona novello Tsipras, non perde occasione per polemizzare per il gusto di finire, con la sua pseudo opposizione a prescindere, nelle cronache dei giornali. D’Antona in questi ultimi anni forse è stato all’estero e non ha avuto tempo di occuparsi di sanità; finalmente ora si accorge che ci sono delle problematiche importanti al Maggiore di Modica

e quella più urgente da risolvere è proprio quella del Pronto Soccorso, chiede una Conferenza dei Sindaci (per fare cosa?) spiace che anche la sen. Padua è stata protagonista sull’inutile e pretestuosa polemica”. Parla Salvatore Rando, del Comitato Via Loreto, che fa da avvocato del diavolo per difendere i ritardi dell’Asp nel progetto per la ristrutturazione del Pronto Soccorso.
E stato presentato ai cittadini e alla stampa il progetto, da anni s’insegue la sua realizzazione, prima con i fondi regionali. Adesso che le risorse sono state trovate e il Comune di Modica ha collaborato, onorando il debito dovuto per il comodato d’uso del San Martino per l’Università. “I Sindaci prima di Abbate – sottolinea Rando – sapevano del debito e fatto finta di non sapere, per ultima l’amministrazione Buscema. I ritardi nell’espletamento della gara d’ appalto in un Paese come l’Italia dove la burocrazia, esaspera oltre il dovuto il cittadino, chi amministra sa di dover fare i conti con i visti i timbri, autorizzazioni, calcoli da presentare al Genio Civile,ecc., prima che il progetto sia cantierabile, qualche mese passerà. Il Direttore Generale, Aricò, incontrando il Sindaco, ha assicurato che avverrà nel più breve tempo possibile. Vigileremo”!
Rando ne ha tanto nei confronti del consigliere comunale di Sel, Vito D’Antona, che nei giorni scorsi non era stati tenero dopo i ritardi dichiarati dal manager dell’Asp. “D’Antina si è mai accorto che, sin dai tempi di Manno, Gilotta, Aliquò e adesso Aricò è stato proposto un progetto di finanza per completare l’ex auditorium e il parcheggio? Ora anche su questo tema vi è una manifestazione d’interesse da parte dell’Azienda e si dovrà preparare il bando e capire se ci sono imprese, (di sicuro già due) intenzionati a partecipare alla realizzazione dell’opera.
D’Antona tanto attento, sa che in tempi brevi sarà rivoluzionata e ridimensionata la sanità iblea con il piano di riordino e con l’applicazione del decreto Balduzzi? Ormai si ragionerà per bacini di utenza (ne vedremo delle belle), avremo un ospedale di primo livello e due ospedaletti di comunità. Saranno drasticamente ridotte strutture complesse e servizi con il rischio concreto di essere catanesizzati? Eppure i Sindaci di Modica e Vittoria lo hanno già capito e lanciato un allarme, puntualmente non raccolto dai Presidenti dei Consigli e dai Consiglieri Comunali, forse perché hanno da risolvere ben altri problemi importanti e quindi non trovano il tempo per dedicarsi e a domandarsi che cosa succederà ai nostri concittadini, già tanto tartassati nei tempi di attesa per avere una risposta ai bisogni di salute. A meno che i Presidenti dei Consigli Comunali non debbano chiedere il permesso al Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa che di facto ha già commissariato i Consigli, quello di Modica sicuro per via della” legge vergogna” sui Liberi Consorzi”?
Concludendo, se si perde qualche mese per l’avvio dei lavori per il Pronto Soccorso di Modica poco importa di sicuro rispetto al passato è che si farà per davvero, i lavori inizieranno (anche a progetto pronto) solo dopo aver completato i lavori nelle sale operatorie (Novembre p.v.) e non ci saranno più spazi per le polemiche evidenziati solo per demagogia e per mancata conoscenza dei fatti. Almeno per una volta, invece di gufare e remare contro, perché non deve prevalere il buon senso per il rispetto dei diritti dei cittadini che reclamano servizi efficienti, efficaci, funzionali, dignitosi e quello del Pronto Soccorso del Maggiore in questo momento non è degno di un Paese civile.

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