Le attività commerciali di Pozzallo continuano a chiudere. Manenti: “La situazione è insostenibile.

manenti ascom

“A Pozzallo le cose non vanno e non parlarne è pura ipocrisia. Non si può amministrare la città in questo modo, senza buon senso e passione”. E’ la denuncia che arriva dal presidente della sezione cittadina dell’Ascom, Gianluca Manenti,

il quale, ancora una volta, scende in campo per difendere gli interessi della categoria e anche quelli delle famiglie. “Non c’è nessuna voglia di aiutare – afferma Manenti – gli operatori economici e i cittadini in genere. Anzi, dirò di più. C’è proprio una sorta di sadismo che continua ad imperversare come se nulla fosse. E si badi bene che non voglio sostituirmi al primo politico di passaggio perché altrimenti mi cimenterei nella predisposizione di interrogazioni o solleciterei l’intervento del prefetto. Dico questo perché, negli ultimi tempi, la situazione è peggiorata. Soprattutto, non c’è alcun modo di arrivare a un confronto con l’Amministrazione comunale. Qualsiasi suggerimento che arriva dalla nostra associazione è un pretesto, da parte della Giunta municipale, per fare polemica o, peggio ancora, per accusare il presidente, cioè il sottoscritto, di fare politica. E mi lascio andare a queste dure affermazioni perché, come operatori economici, abbiamo aspettato la fine del mese per tirare le somme di una stagione da dimenticare. Il risultato finale è in rosso, assolutamente negativo. Non è nostra intenzione sindacare circa la gestione di determinate situazioni da parte dell’Amministrazione comunale. Ma quello di cui prendiamo atto è che, al 31 agosto, la chiusura delle attività commerciali che non ce l’hanno fatta è aumentata. E questo numero, purtroppo, risulta essere in crescita, destinato a lievitare pure durante il mese in corso. I guai economici hanno investito soprattutto le attività collocate nella zona centrale della città. A questo punto, non possiamo fare altro se non riunire, nella nostra sede, gli associati con l’obiettivo di adottare decisioni drastiche per cercare di invertire questa tendenza deficitaria”.

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