Chiudono le suore della Badìa a Modica. Petizione dei residenti

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Una petizione di con trecento firme per scongiurare l’imminente chiusura dello storico Convento delle Suore Carmelitane di Via Santa Margherita a Modica, comunemente conosciute come le suore della Badìa. Il provvedimento, di conseguenza, mette fine anche all’attività dell’asilo nido che ha ospitato generazioni di bambini del quartiere Catena. La chiusura è stata decisa dalla Madre Superiore Generale, Suor Maria Madalena Tada. La consorella, Suor Angela Elefante, Madre Superiore Provinciale, la applicherà a giorni.

I problemi sono tanti tra cui l’esiguo numero di religiose. Sono tre le suore quelle rimaste in attività dopo la morte di due consorelle anziane con la cui pensione si riusciva in qualche modo a portare avanti la gestione. La superiora, Suor Emma, è già stata destinata nella struttura-alloggio del Quartiere Dente, le altre due sono in attesa di collocazione. I residenti del popoloso quartiere in pochi giorni hanno sottoscritto una petizione con circa 300 firme inviata ai massimi vertici della congregazione, oltre che al Vescovo di Noto, Antonio Staglianò, già reso edotto nelle scorse settimane della imminente chiusura da due parroci. “Riuscire a sintetizzare le espressioni in volto, le speranze e le aspettative di chi ha firmato è impossibile – spiega Marcello Calabrese, uno dei promotori -, ma più di 300 persone confidano nella revoca perché crediamo ancora nella buona volontà di chi ha l’onore e l’onere di prendere le decisioni giuste. Lo facciamo prendendo le distanze da qualunque polemica precedente o futura, convinti che “portare a casa il risultato” oggi significhi solo una cosa: impedire la chiusura di un vero e proprio punto di riferimento, di un avamposto di fraternità e di accoglienza, armato del vocio festoso dei bambini immersi nei giochi e delle preghiere a sostegno dei malati, non solo del Quartiere Vignazza, ma di tutta la parte bassa della Città”. Le suore sono ospitate in una struttura, con annessa la chiesa di San Francesco Saverio, quella che, di fatto, da il nome all’Opera Pia proprietaria della struttura, della quale è presidente il Vescovo di Noto. I costi gestionali, il calo delle iscrizioni all’asilo nido avrebbero indotto la Superiora Nazionale ad assumere la decisione. Fino a poco tempo fa erano cinque suore, due percepivano le pensioni che servivano per la gestione. Decedute queste ultime, sono sorti i problemi. “Siamo riluttanti al pensiero che tutto questo rappresenti solo un ennesimo “centro di costo” – è scritto nella petizione -, non lo crediamo possibile sia perché in tanti abbiamo vissuto una parte importante della nostra vita con le Suore sia per quello che rappresenta il convento delle carmelitane della Badía per tutto il quartiere. Ci sono tanti fedeli che senza clamore vivono questo momento storico nel rispetto delle
istituzioni e in chi li rappresenta: queste persone Vi ringraziano anticipatamente per tutte le soluzioni che riuscirete ad attuare”.

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