A Pozzallo “L’invisibile”, festival di musica e teatro per raccontare storie di mondi e umanità. Si inizia giovedì con Mario Incudine e Medici Senza Frontiere

lo scoglio della speranza

Stimolare, attraverso le suggestioni e le emozioni che solo la musica ed il teatro sanno suscitare, le giuste riflessioni attorno a tematiche di stretta attualità come immigrazione ed integrazione multietnica. È questo il nobile scopo che l’associazione Anthea di Siracusa si prefigge di raggiungere con l’organizzazione della prima edizione del festival “L’invisibile – Storie di Mondi e Umanità: Pozzallo, lo scoglio della speranza”.

Da giovedì 10 a domenica 13 settembre, presso l’anfiteatro Raganzino, Pozzallo sarà teatro di una quattro giorni di musica, teatro e danza interamente incentrati sulla tematica dell’immigrazione, dell’accoglienza e della tolleranza. Spettacoli dalla forte valenza culturale che si prefiggono l’obiettivo di rafforzare la cultura del confronto e del dialogo, che Pozzallo come porta privilegiata del Mediterraneo, ha dimostrato di possedere già in questi mesi drammatici in cui culture differenti si sono ritrovate giocoforza a confronto trovando sempre il punto d’incontro. Un esempio di pace e fratellanza troppo spesso non riconosciuto dallo Stato e dalle istituzioni europee.
Il festival, con la direzione artistica di Antonio Paguni, inizia giovedì 10 settembre con il concerto “Anime migranti” con il cantautore Mario Incudine. Si prosegue infatti venerdì 11 settembre con la rappresentazione teatrale “Argonauti – Giasone e Medea” con la regia di Aurelio Gatti, inserita nel circuito “Teatri di Pietra”, sabato 12 settembre il concerto degli Aptal dal titolo “Il Mediterraneo” ed infine domenica 13 settembre torna il circuito “Teatri di Pietra” con la rappresentazione di danza e teatro “Tempesta” sempre con la regia di Gatti.
Gli spettacoli saranno preceduti sempre da momenti di approfondimento e riflessione sulle complesse dinamiche geopolitiche che portano quotidianamente un numero sempre maggiore di uomini disperati ad affollare i tragici barconi della speranza cercando di raggiungere le nostre coste. I momenti di approfondimento saranno curati giovedì 10 settembre da Medici Senza Frontiera – progetto Sicilia, venerdì 11 da Mediterranean Hope – Casa delle Culture, sabato 12 da Emergency – gruppo Pozzallo/Siracusa, domenica 13 dal regista e coreografo Aurelio Gatti.
L’iniziativa, secondo le intenzioni degli organizzatori, vuole evidenziare il grande ruolo svolto dalla città di Pozzallo quotidianamente sottoposta a dolorose sfide identitarie prodotte dalla grande responsabilità di comprendere le ragioni dei migranti, la loro cultura, i loro drammi. Nell’incessante flusso migratorio di questi anni in cui il nostro mare è divenuto luogo di morte di tanti esseri umani che hanno visto affondare le loro vite e le loro speranze, Pozzallo ha saputo affrontare la sfida con grandissima dignità, spirito di sacrificio e grande apertura mentale confermandosi città di pace di quel lago Mediterraneo immaginato da Giorgio La Pira. L’ingresso agli spettacoli serali è di 10 euro. L’iniziativa ha il sostegno del Comune di Pozzallo e della Regione.

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