Il Comune di Ragusa, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio per i residenti delle contrade borgate e frazioni, si assumerà interamente l’onere del trasporto scolastico extraurbano e del servizio di scuolabus senza quindi richiedere alcuna contribuzione ai beneficiari. Una tariffa pari a 60 euro al mese sarà invece dovuta dai non residenti beneficiari del servizio di scuolabus salvo appositi accordi con i Comuni di residenza dei beneficiari del servizio stesso.
A prevederlo è una delibera della Giunta Municipale che modifica un precedente provvedimento, dando atto che il trasporto extrascolastico ed il servizio di scuolabus non rientrano tra i cosiddetti servizi a domanda individuale.
“Abbiamo ritenuto opportuno approvare questo nuovo provvedimento in linea con quanto già fatto lo scorso anno utilizzando il 30% delle indennità di carica a cui i componenti della Giunta hanno rinunciato – dichiara l’Assessore alla pubblica istruzione, Salvatore Martorana – in quanto abbiamo preso atto che il trasporto extraurbano per i residenti nelle contrade e frazioni rientra tra gli obblighi spettanti ai Comuni per garantire il diritto allo studio. L’Amministrazione Comunale, tra l’altro, proprio per la particolare attenzione rivolta al mondo della scuola ha già previsto nel bilancio di previsione, che presto approverà in Giunta come proposta per il Consiglio Comunale, di destinare apposite risorse per proseguire l’opera già avviata in questi anni tesa al miglioramento complessivo della situazione della rete scolastica comunale anche attraverso interventi di manutenzione straordinaria degli edifici e delle palestre annesse, la messa in sicurezza delle strutture, la riduzione del rischio sismico Di non poco conto anche l’intervento attuato presso il plesso della “Quasimodo” di Marina di Ragusa i cui lavori sono stati recentemente completati. Infine proprio per rendere sempre più moderno e funzionale il servizio di trasporto scolastico acquisteremo quattro nuovi scuolabus che comporteranno una spesa di circa 300.000 euro”.