Cavallo(Associazione Confronto): “La chiusura del Tribunale di Modica un atto ingiusto”

enzo cavallo

“La chiusura del moderno, funzionale ed accessibilissimo Palazzo di Giustizia di Modica per il trasferimento degli Uffici negli improvvisati, angusti ed inidonei locali del Tribunale di Ragusa, privi di buona parte dei requisiti imposti dalla legge e difficili da raggiungere, altro non è che una eclatante dimostrazione del modo approssimativo come si opera nel nostro Paese”.

Enzo Cavallo, presidente dell’Associazione Confronto, interviene in concomitanza con la decretata chiusura della struttura giudiziaria di Largo Beniamino Scucces “grazie” alla Legge sulla riforma della giustizia voluta in nome della spending review. La chiusura del Palazzo di Giustizia di Modica determina l’abbandono di uno stabile costato quasi 11 milioni di euro ed un costo elevatissimo per tentare di adattare i locali del Tribunale di Ragusa o quelli reperiti o messi a disposizione dal Comune di Ragusa. “Il provvedimento – dice – è stato adottato contro ogni logica ed in molti casi senza tener conto delle più elementari norme in materia antisismica e di sicurezza nei luoghi di lavoro. A Ragusa sono stati utilizzati locali per i quali ad un cittadino od operatore privato non sarebbe stata mai rilasciata alcuna autorizzazione. Nessuno ha voluto tenere conto della posizione democratica e costruttiva e delle proposte del “comitato pro tribunale di Modica” , delle Istituzioni del comprensorio, delle Organizzazioni Sindacali e Professionali, delle associazioni e dei tantissimi cittadini che hanno considerato e considerano inaccettabile la scelta operata. Nessuno ha risposto ai quesiti sulle procedure seguite ed alle denunce presentate per le evidenti violazioni di legge rilevate. Una vergogna, un indecenza. E non è assolutamente vero che il rifiuto di coloro che non accettano il provvedimento è spinto da ragioni campanilistiche. Non è così ! La chiusura del Palazzo di Giustizia di Modica e l’accorpamento degli Uffici presso il Tribunale di Ragusa è stata operata contro gli interessi e a danno di tutti i contribuenti italiani ed in linea con una legge che potrebbe essere dichiarata incostituzionale .
Quando succedono queste cose, come si fa a chiedere ai cittadini, ai contribuenti ed agli utenti a credere nelle Istituzioni?
Si sperava e si spera che essendoci di mezzo la Giustizia si facessero le cose giuste. Fino ad oggi non è stato così fino al punto di poter dire che il provvedimento in questione non concorre certamente a garantire la reputazione di uno Stato che tutti vorremmo più civile e più capace di agire con un minimo buonsenso.
L’arroganza e la superficialità con cui si è proceduto ci inducono ad informare il Presidente della Repubblica e a continuare, con la dignità che ci appartiene, la nostra battaglia nel nome della giustizia e fino a quando non sarà fatta chiarezza sulla legittimità di tutti i provvedimenti adottati ”

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