Vittoria, sostituzione dell’equipe socio-psico-pedagogiche con “presidio psico-pedagogico”. Il Sunas interviente

Sunas

Il SUNAS, il Sindacato Professionale degli Assistenti Sociali, ritiene doveroso intervenire a seguito delle alle numerose segnalazioni pervenute da parte di molti assistenti sociali riguardanti la decisione del Comune di Vittoria di sostituire l’equipe socio-psico-pedagogiche con un “presidio psico-pedagogico” e un servizio di mediazione linguistica, escludendo di fatto la figura di assistente sociale.

“Non è nostro intento entrare nel merito delle scelte politiche dell’Amministrazione Comunale – dice il segretario Salvatore Poidomani – attuate in base al principio di autonomia dell’ente locale che riguardano anche la scelta degli strumenti attraverso i quali raggiungere i propri obiettivi, in questo caso quelli del potenziamento degli interventi educativi.
Riteniamo però opportuno, anche a seguito delle dichiarazioni rese dall’assessore alla pubblica istruzione, rendere pubbliche le nostre osservazioni al fine di fornire un contributo alla discussione.
La prima riflessione che sorge spontanea è la seguente: non comprendiamo il senso di istituire un servizio comunale, denominato “presidio psico-pedagogico”, nell’ambito delle istituzioni scolastiche, affidandolo esclusivamente ad una figura, quella dello psicopedagogista, quando la letteratura, i modelli teorici ed operativi, gli orientamenti politico-normativi sostengono l’approccio multidisciplinare integrato per garantire interventi adeguati ed efficaci fondati su criteri di qualità ed appropriatezza in grado di rispondere ai reali bisogni delle persone, dei gruppi e delle famiglie: sociali, psicologici, educativi che vanno considerati secondo una prospettiva unitaria e olistica.
Per portare un esempio recente il IV piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva approvato il 28 luglio scorso dall’osservatorio nazionale infanzia e adolescenza, all’obiettivo generale: contrastare la dispersione scolastica fin dalla prima infanzia, all’Obiettivo specifico: Rafforzare i servizi di ascolto e di consulenza educativa, sociale e psicologica, prevede l’”estensione a tutto il territorio nazionale di servizi di ascolto e consulenza educativa, sociale e psicologica nelle scuole di ogni ordine e grado collegati ai servizi territoriali già attivi nel territorio…..”
Se obiettivo dell’Amministrazione è quello di potenziare i processi di crescita e di sviluppo cognitivo, all’interno di un progetto di socializzazione e di integrazione, a nostro avviso, non può prescindere dal coinvolgimento di più figure professionali in grado di assicurare una presa in carico globale delle eventuali situazioni di disagio e di difficoltà.
Sarebbe quindi un segno di grande miopia politico-amministrativa da parte dell’Amministrazione Comunale di Vittoria e dell’assessore Bonetta persistere nella scelta di escludere gli assistenti sociali dal progetto, perché significherebbe escludere da esso l’ambito sociale. A tal proposito sembra utile ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, che quella dell’assistente sociale è l’unica professione intellettuale dell’area sociale riconosciuta e regolamentata attraverso l’istituzione di un Ordine, quindi abilitata ad esercitare competenze specifiche nelle attività di prevenzione, cura e riabilitazione, di sostegno rivolte alle persone che vivono condizioni di difficoltà a livello sociale.
Alla luce di quanto sopra esposto chiediamo all’Amministrazione Comunale di Vittoria e più specificamente all’assessore alla pubblica istruzione di ripensare la propria posizione, ritirando l’avviso del 14.8.2015 o integrandolo con la previsione della figura dell’assistente sociale.
Proprio in merito all’avviso, ci permettiamo poi di far notare una nota stonata in esso contenuta: ci riferiamo al fatto che “ le domande possono essere presentate dai cittadini in condizione di debolezza o di necessità di sostegno”. Eliminare questa dicitura significherebbe rispettare la dignità e la professionalità dei professionisti e degli operatori che andranno a svolgere le attività previste dal bando.
Auspicando un positivo riscontro alla presente ci riserviamo di mettere in atto eventuali ulteriori azioni di tutela della categoria professionale rappresentata”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa