Sono tornati al lavoro i 12 dipendenti dell’Agos di Pozzallo. Avanzano 9 mesi di stipendi

agos

Sono tornati al lavoro stamane i 12 dipendenti dell’Agos che si occupano della manutenzione in città e dei servizi cimiteriali, dopo due giorni di sciopero. Avanzano dagli 8 ai 9 stipendi arretrati e hanno chiesto così ora il dovuto. Si tratta in gran parte di lavoratori monoreddito che da mesi dunque attendono lo stipendio, occupandosi della manutenzione spicciola e quindi quotidianamente impegnati in città nella riparazione delle buche, delle tubazioni,

del verde pubblico e anche delle tumulazioni. E così il primo giorno di sciopero sarebbe saltata la tumulazione di una anziana signora, che è stata poi sepolta ieri in via straordinaria dopo essere stata lasciata un giorno al Cimitero nella cella frigorifera. E i disagi si sono sentiti. Chiedono lo stipendio, almeno due mensilità anche se da Palazzo di città sarebbero arrivati chiarimenti, paventando l’attuale diffico9ltà di cassa. ” È veramente vergognoso- commenta la figlia di un dipendente, M. D.-che ogni volta si debba ricorrere allo sciopero per ricevere, se tutto va bene, una, due mensilità su nove. È vergognoso che uomini, bravi e onesti lavoratori, padri di famiglia, si vedono costretti a far guerra al comune per ricevere il loro stipendio. Quasi a dover “elemosinare” i soldi sudati di tutti questi mesi. E la cosa più triste è vedere, l’assoluta mancanza di umiltà da parte di chi dovrebbe invece “proteggerli”. Io sono con loro, non solo perché la vicenda mi riguarda in prima persona ma perché in generale alcuni diritti, non dovrebbero mai essere calpestati. Forse è il caso che chi di dovere, ripassi un po’ la Costituzione (banale ma assolutamente vero).”

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