Le proposte della Cna di Ragusa per investire in sviluppo e occupazione i proventi derivanti dalle royalties incamerate dal Comune

Giorgio Biazzo e Antonella Caldarera

La Cna territoriale di Ragusa ha inviato una nota al sindaco, al presidente del Consiglio e ai capigruppo consiliari avente ad oggetto la destinazione delle risorse derivanti dalle royalties petrolifere. Il documento fa seguito ad un incontro che, chiesto dalla Cna territoriale, si è tenuto nelle scorse settimane e ha visto la presenza per l’associazione di categoria del presidente Giorgio Biazzo oltre che della responsabile organizzativa Antonella Caldarera,

con il segretario provinciale Giovanni Brancati, e per il Comune degli assessori al Bilancio, Stefano Martorana, e allo Sviluppo economico, Salvatore Martorana, anch’essi destinatari della nota che prende le mosse da una considerazione preliminare. “Non c’è dubbio – scrivono i responsabili dell’associazione – che da un paio di anni a questa parte i proventi accreditati annualmente dai concessionari al Comune di Ragusa in forza della normativa in materia di ricerca e coltivazione di idrocarburi, le cosiddette royalties, hanno raggiunto livelli altissimi: nel 2014 (per il 2013) sono stati introitati circa quindici milioni di euro mentre quest’anno (per il 2014), la somma in questione raggiunge quasi i trenta milioni di euro. E’ sicuramente un fatto eccezionalmente positivo, considerato il normale stato dei bilanci dei vari Comuni sempre più indebitati e vicini a possibili dissesti finanziari. Le norme in materia sono abbastanza chiare sulla destinazione delle risorse: sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, incremento industriale e interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazioni. Sicuramente, fino all’anno 2012, quando l’accredito riguardava somme non superiori ai due milioni di euro l’anno, quasi nessuno faceva caso alla loro destinazione che, pertanto, si perdeva nelle pieghe dei bilanci. Per la verità, la questione ha sempre fatto parte degli argomenti sollevati dalla nostra associazione nei confronti delle varie Amministrazioni succedutesi nel tempo quando si sono trattati temi legati al bilancio comunale. Negli ultimi tempi, invece, la rilevanza delle somme introitate dal Comune di Ragusa sta portando tutti i cittadini, ma soprattutto le imprese, a prestare la massima attenzione alla problematica, considerato quanto previsto dalle varie norme in ordine alla destinazione delle risorse. Ecco perché la Cna territoriale a nome e per conto delle imprese rappresentate si è rivolta alle massime istituzioni cittadine per avanzare ufficialmente alcune proposte”.
A tal proposito la Cna pone innanzitutto una questione di metodo. “Non è più possibile – è scritto nel documento – che le somme delle royalties siano “annegate” all’interno delle poste di bilancio senza che risulti chiara la loro destinazione. Sull’esempio di quanto previsto dalla legge regionale su Ibla, chiediamo che attraverso l’adozione di un apposito regolamento si arrivi alla stesura di un vero e proprio piano di spesa ad hoc che sia proposto dalla Giunta comunale, che sia oggetto di concertazione con le associazioni di categoria e che sia deliberato dal Consiglio comunale. In tal modo, tutti insieme, in una logica di vero bilancio partecipato, si arriverebbe all’adozione di un atto condiviso e trasparente”. “Oltre a porre la suddetta questione di metodo – scrive ancora la Cna nella nota – nel merito della destinazione delle risorse, già a partire da quest’anno, le nostre principali indicazioni vanno nelle seguenti direzioni: particolare attenzione al carico fiscale per le imprese, con una valutazione approfondita che possa portare ad una sensibile riduzione di imposte e tasse locali a loro carico, in particolare per quanto riguarda l’Imu, la Tari e la Tasi; piano straordinario di opere pubbliche, prevalentemente di modesta entità (importo non superiore a 150mila euro) in modo da avviare un grande programma di manutenzione e di riqualificazione della città, rilanciando nel contempo l’intera filiera delle piccole imprese locali; iniziative concrete ed incisive di sostegno in alcuni settori sensibili per il mondo produttivo: accesso al credito, formazione professionale, internazionalizzazione, adeguamento alle normative in materia di ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro; interventi specifici in tema di aiuto all’occupazione, con particolare riguardo alla lotta alla disoccupazione giovanile”. Su ciascuna di tali indicazioni, la Cna si dichiara disponibile a fornire dettagliate proposte operative che in tempi brevissimi potrebbero portare a risultati importanti per il rilancio delle attività imprenditoriali nella realtà comunale ragusana, senza escludere nessuno dei settori produttivi. A tal proposito, ancora una volta l’associazione di categoria richiama l’attenzione della Giunta di palazzo dell’Aquila sulla problematica della realizzazione della rete del metano nella zona artigianale “Pippo Tumino”.

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