Dimensionamento delle rete scolastica comunale a Vittoria, Nicosia: “La montagna ha partorito il topolino”

Il consigliere comunale Andrea Nicosia

Gli esponenti in Consiglio comunale di Vittoria Andrea Nicosia e Giovanni Moscato commentano la nota stampa trasmessa dall’amministrazione Nicosia in ordine all’approvato piano di dimensionamento della rete scolastica cittadina.
“Come volevasi dimostrare l’amministrazione Nicosia ha proceduto alla approvazione di un piano di dimensionamento assolutamente avulso dalla realtà. Un piano privo di alcuna logica sul piano organizzativo e della continuità territoriale, oltre che insufficiente a soddisfare le esigenze degli Istituti scolastici della città”.

“Infatti – proseguono i consiglieri – questo piano obbligherà la futura amministrazione a tornare sulla questione. Anche in questo caso dimostrano l’assoluta assenza di prospettiva e di costruzione di condizioni durature nel tempo. Si dica, inoltre, che il piano (contrariamente a quanto scritto nel comunicato trasmesso dall’ufficio stampa del Comune), non è stato in alcun modo condiviso dalle Istituzioni scolastiche cittadine la cui volontà (manifestatasi in alcune integrazioni proposte all’attenzione del Comune) è stata, invece, assolutamente disattesa”.

“La montagna ha partorito il topolino dato che l’intento iniziale della razionalizzazione prevedeva la costituzione degli Istituti comprensivi e, invece, si mantiene un circolo privo della sezione di secondo grado oltre a mettere a duro rischio la sopravvivenza della scuola Sciascia di Scoglitti che rischia di scomparire tra qualche anno”.

“Senza contare poi che la delibera approvata ieri in giunta- concludono Moscato e Nicosia – non si comprende da dove sia spuntata fuori, infatti proprio nella commissione Pubblica Istruzione ci era stato comunicato che la giunta comunale avrebbe acquisito la proposta che esprimeva la volontà espressa dalle scuole vittoriesi. Coinvolgeremo i dirigenti, i genitori e gli insegnanti. Trasmetteremo una nota all’assessorato regionale alla pubblica istruzione competente a decidere nel merito della questione. La scuola non può essere oggetto dei capricci di qualcuno, né essere oggetto di scelte superficiali e prive di rigore logico”.

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