Imponente processione per la “Beddamatri”, Patrona di Monterosso Almo. Presente il vescovo di Ragusa monsignor Paolo Urso.

beddamatri

Imponente processione della Patrona  “Beddamatri”   di Monterosso Almo. Sono stati migliaia i fedeli che  ieri si sono stretti attorno alla Regina, patrona principale della piccola cittadina dell’entroterra ibleo. Fin dalle primissime ore del mattino c’è stato l’arrivo di molti pellegrini, anche dai paesi vicini, molti   scalzi, che hanno partecipato presso il Santuario alla messa mattutina molto sentita.

Dopo la solenne messa delle 10, celebrata dal vescovo di Ragusa monsignor Paolo Urso, il momento più suggestivo è stato l’uscita della Madonna dal Santuario con l’ingresso in piazza Sant’Antonio. Spettacolare sono stati: il lancio dei “nzaiarieddi” di colore celeste, il fragoroso scoppio dei giochi pirotecnici , la banda musicale “Vincenzo Bellini”, diretta dal maestro Umberto Terranova, che suonava delle allegre marce ed i fedeli che gridavano ” viva a Beddamatri”. E’ seguita la tradizionale processione lungo le vie del paese dove centinaia di fedeli, uomini e donne scalzi, con il cero in mano, che rappresentano i devoti che fanno una “prommisione”, hanno poi fatto da battistrada al simulacro seguito da miglia di persone. Immancabile la “cena” svoltasi nel pomeriggio dove il banditore Pasquale Accomando, un veterano , con le sue grida, ha venduto all’asta i dolci preparati a mano dalle massaie monterossane e vari animali come galline, pecore ed agnellini donati alla Madonna. Artistiche le luminarie sistemate lungo il percorso della seconda processione serale che assieme agli stendardi azzurri, con disegnata l’effige della Madonna, attaccate a tutti i balconi del paese, hanno fatto da cornice al passaggio della statua della Madonna Addolorata . Altrettanto spettacolare, per la sua grandiosità, luminosità ed originalità, è stato l’intrattenimento pirotecnico in contrada “Tre Sirilli”, curato della Pirotecnica Moltisanti.

Nelle foto scattate ieri : quella di gruppo con il vesvovo monsignor Paolo Urso al termine della messa , le altre all’uscita della chiesa e durante la processione

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa