Modica, la “città delle cento chiese”… e dalle quaranta feste

festa immacolata a modica

Tra gli appellativi rivolti alla città di Modica vi è “la città delle cento Chiese”. Tale nome trae fondamento dalle novantanove Chiese aperte al culto che erano presenti in città. Ma quante sono oggi in totale le Chiese aperte al culto? Su tutto il territorio modicano oggi si contano trentadue parrocchie, dodici chiese non parrocchie e quattro cappelle: le “Benedettine”, le “Bocconiste”, le “Carmelitane” e le “Salesiane”. Le feste legate a queste chiese sono quaranta. Tantissime sono scomparse: è il caso di citare Santa Sofia, in Piazza Corrado Rizzone(oggi trasformata in un magazzino),

Sant’Agostino che era in Corso Umberto e che fu abbattuta di notte per essere sostituita da un “palazzaccio”(poi fu eretta in Via Tirella), la Chiesa dei Santi Nicola ed Erasmo, in Corso Regina Margherita(oggi auditorium). Poi ci sono le chiese “impopolari” e tra tutte citiamo quella di San Giacomo, di Santa Maria della Scala(alla Fiumara), di San Ciro(a Modica Alta).

“Le feste religiose sono un aspetto tutt’altro che trascurabile – dichiara il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate – Ci stiamo spendendo molto in tal senso perché riteniamo doveroso sostenere queste iniziative, offrendo come supporto la logistica e gli spettacoli a quanti richiedano un contributo. Questo sostegno viene a costare al Comune di Modica mediamente tremila euro per ogni evento. Vogliamo evitare che si perdano queste tradizioni, che valorizzano e permettono ai quartieri, e quindi alla città, di rivivere. E ciò vale per le sia per le chiese situate al centro storico, che per quelle periferiche”.

Ciascuna di queste manifestazioni attrae ogni anno devoti, turisti o semplicemente cittadini modicani, tra cui moltissimi giovani. E non bisogna dimenticare che ciò che tiene in vita queste manifestazioni è proprio la devozione dei fedeli. A renderle così importanti è quell’incontro straordinario tra tradizione, devozione e legame al proprio territorio. Tradizione e folklore si mescolano in modo davvero straordinario. Non è semplice descrivere l’aria che si respira in queste occasioni. Soltanto assistendo fisicamente si può cogliere l’essenza dell’evento. I festeggiamenti più rilevanti sono quelli dedicati a San Giorgio Martire, San Pietro Apostolo(co-patroni), e la Madonna delle Grazie(anche in questo caso ritenuta patrona della città). Non si può, comunque, non citare la “Madonna Vasa Vasa”, che grande commozione riesce sempre a regalare a tutti i modicani, e non solo. Il giorno di Pasqua di ogni anno, infatti, il centro storico della città si ritrova gremito di gente, che gioiosa attende l’incontro tra la Madonna e il Figlio Risorto.

“Sono molto contento nell’affermare – conclude il Sindaco – che stanno sorgendo nuove ricorrenze, mentre altre stanno semplicemente ritornando in vita. Tra queste l’Immacolata in Contrada Cannizzara, San Massimiliano Kolbe a Modica Alta e il Redentore in Contrada Quartarella”.

Di queste celebrazioni, la maggioranza si festeggia nel periodo estivo, che si accinge a concludersi. Tra le più imminenti, il 20 settembre si festeggia l’Addolorata a Frigintini e a Modica Alta. A seguire, nel mese di ottobre, la festa di Santa Teresa e di San Luca. Le ultime due dell’anno sono l’Immacolata Concezione, in Contrada Cannizzara, l’ otto dicembre, e la festa di Santa Lucia, nell’omonimo quartiere, il tredici dicembre.

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