Assemblea degli iscritti alla Fai Cisl del Consorzio di Bonifica per discutere le problematiche connesse alla copertura finanziaria del settore Bonifica e dei lavoratori che in esso operano.
Dopo aver spiegato e dibattuto ampiamente circa le motivazioni che, di fatto, non consentono ai lavoratori di percepire lo stipendio da cinque mesi, l’assemblea ha tenuto a precisare che nonostante la forte pressione sindacale esercitata e la correttezza ed il rispetto che si è avuto, di fatto, nulla è cambiato.
La condizione di assoluta incertezza è e rimane tale, il dato inconfondibile del continuo rimandare è diventata realtà del quotidiano vivere. Inoltre, al danno si aggiunge pure la beffa che i lavoratori insieme alle proprie famiglie sono costretti a vivere; infatti basti pensare che una grossa percentuale di questi lavoratori si ritrovano iscritti negli elenchi come cattivi pagatori (CRIF) ed inoltre non sono più in grado di poter affrontare le quotidiane spese comprese quelle che consentono il quieto vivere all’interno della legalità (assicurazione auto, dichiarazione irpef, bollette varie etc etc).
Ed ancora, dall’assemblea è emersa la forte ed oramai reale preoccupazione del perdere il credito vantato a causa dei continui decreti ingiuntivi e dei pignoramenti posti in essere da parte dei fornitori e da parte di alcuni colleghi di lavoro che preferiscono perseguire percorsi individuali e non collettivi.
Emerge inoltre l’allarmante preoccupazione derivante dalle forti affermazioni dell’Assessore Regionale all’Economia Baccei che con la sua azione colpisce in particoalre le fascie di reddito più deboli e cioè le famiglie monoreddito.
Certamente tutto questo assilante e stressante vivere quotidiano causato da questi continui messaggi mediatici non può che avere delle conseguenze finalizzate alla salvaguardia dei propri diritti, dei propri crediti, della tutela della propria famiglia e della certezza del proprio futuro.
L’assemblea, in tal senso, ha unanimamente deciso di avviare le procedure legali necessarie per la tutela e la salvaguardia dei propri diritti e lo ha deciso in maniera collettiva al fine di dare una forte e netta pressione alle Istituzioni competenti.