Scicli, protestano i residenti delle zone limitrofe a Cava di Truncafila

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La cava di Truncafila, più volte ha dato luogo, anche in documenti e studi ufficiali, a ipotesi di utilizzo come discarica per rifiuti solidi urbani, sarebbe la terza nel territorio di Scicli dopo quelle di San Biagio e Petrapalio. Gli atti compiuti dalle precedenti amministrazioni comunali si erano fin ora orientati verso un uso della cava di argilla di Truncafila per la realizzazione di un parco extraurbano.

“Sorprendentemente – dicono in una nota i residenti -, poco più di un mese fa la triade commissariale che attualmente amministra il Comune di Scicli, ha deliberato la concessione della cava al Consorzio Autostradale Siciliano per utilizzarla come discarica di inerti in vista della realizzazione di uno o più lotti dell’autostrada Siracusa-Gela; questa circostanza ha dato luogo a numerosi incontri politici e ad una vivace dialettica sull’argomento.L’argomento assume, dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, un tratto drammatico vista la presenza di due discariche nello stesso territorio di cui una, quella di San Biagio, non ancora messa in sicurezza.Tutto ciò considerato, i residenti delle zone limitrofe e tutta la cittadinanza, fortemente preoccupati, dalla circostanza che tale cava, un tempo pianura ricca di pregiati oliveti, possa diventare, anziché un’oasi naturale, un nuovo focolaio di patologie.È stata pertanto convocata una riunione pubblica a Scicli presso Palazzo Busacca mercoledì 7 ottobre alle  19, Sono invitati a partecipare la triade commissariale, la deputazione cittadina e provinciale, le associazioni cittadine, le organizzazioni di categoria e sindacali, tutte le testate giornalistiche, i partiti e i movimenti politici”.

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