Pozzallo, il Circolo didattico cittadino scuola primaria italiana “al confine”

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Meritato riconoscimento per il dirigente del Circolo didattico della città, Fabio Pipitò che per l’inaugurazione dell’anno scolastico, avvenuto ufficialmente agli inizi di ottobre, è stato scelto per rappresentare una delle scuola primarie italiane “al confine”. Pozzallo città di frontiera per gli sbarchi, con l’emergenza dei minori, che ha preso parte così all’inaugurazione ufficiale svoltasi a Napoli alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Una delegazione pozzallese dunque,

con il dirigente Pipitò, la docente Aurora Sigona e due piccoli alunni della scuola primaria Raganzino, Ruben Calvo e Sabastiano Vona. I due ragazzini sono stati scelti perché , in IV elementare hanno ben figurato alla finale nazionale dei Giochi Matematici che si sono svolti come ogni anno a Palermo, classificandosi per la loro classe al quinto e undicesimo posto. “E’ stata un’esperienza molto positiva, tanto per noi accompagnatori quanto per gli alunni” – ha dichiarato il dirigente Pipitò- innanzitutto, sottolineo con orgoglio che il Circolo Didattico di Pozzallo ha rappresentato tutte le scuole della provincia di Ragusa. Inoltre, questi eventi si caricano di un alto valore simbolico, avvicinando le più alte cariche dello Stato alle realtà periferiche sia in senso geografico che come diramazioni della Pubblica Amministrazione. Farei tesoro delle parole del ministro Giannini quando si è riferita alla specificità della scuola italiana, ad una strada originale e innovativa che il nostro Paese e la sua Scuola hanno il dovere di percorrere: le rapporterei alle peculiarità ambientali per la valorizzazione delle specificità del nostro territorio attraverso la presa di coscienza da parte delle giovani generazioni delle opportunità che esso può offrire. Come pure, nelle parole del Presidente Mattarella, dedicate al ricordo del giovane Sannino o del giornalista Domenico Siani, vittime entrambi della camorra, mi piace leggere un riconoscimento alle attività quotidiane di tutte le scuole italiane, ma in modo particolare a quelle delle scuole del Meridione, dove più forti si avvertono i riflessi diretti ed indiretti degli interessi criminali contro i quali le Scuole si ergono a baluardo della legalità e da cui, la provincia di Ragusa risulta essere nella sua massima parte esente. Ecco perché la Scuola non dovrebbe essere mai trascurata dalla Politica.”

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