Palazzo degli Studi di Modica. Il Comitato scrive per la quarta volta a Mattarella

Modica-Palazzo-degli-studi

Per la quarta volta, dall’inizio del mandato, il Comitato per la salvaguardia del Palazzo degli Studi di Modica scrive al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riguardo le vicende dello storico Palazzo di Corso Umberto, sede del Liceo Classico “Tommaso Campailla”. “Le recenti vicende si potrebbero riassumere in una frase:“Altro che ristrutturare, non lasciamolo crollare!”.

Se finora il nostro obiettivo – dicono Christian Piccitto e Giorgio Stracquadanio – era sensibilizzare le Istituzioni affinchè si provvedesse a reperire i fondi necessari alla ristrutturazione dell’immobile, evidenziando sin da subito tutte le criticità strutturali presenti, adesso, invece, è preservare la stabilità strutturale dell’edificio”.Durante lavori di ordinaria manutenzione, che prevedevano la sostituzione di una parte di pavimento, si è venuti a conoscenza di gravissimi problemi strutturali di un’ala dell’edificio a causa delle condizioni precarie del solaio. “Non solo. In questi giorni parte del soffitto dei servizi igienici riservati alle alunne è crollata,
fortunatamente senza mietere feriti o vittime, grazie al fatto che il crollo è avvenuto di notte. Quanto finora accaduto, è bene ricordarlo, avviene a seguito di mirati controlli effettuati degli organi preposti che avevano accertato la sicurezza dell’edificio. Si sono interpellate tutte le Istituzioni competenti ma nessuno ha saputo far fronte al problema, sia per inettitudine sia per incapacità nel risolvere il problema. Proprio loro (la lista è lunga per essere scritta in una lettera!), sono i responsabili di quanto sta accadendo e di quanto potrebbe accadere se non si interverrà con urgenza. Non confidiamo più in queste Istituzioni – aggiungono i due del Comitato – che non hanno interesse né a preservare l’incolumità pubblica né a tutelare un bene storico”. Piccitto e Stracquadanio sollecitano un’immediata udienza privata, “nella speranza di non trovare chiusa anche la porta del Suo Ufficio e che nel frattempo non si parli del Palazzo degli Studi al passato”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa