Accurata indagine della sezione giudiziaria della polizia locale. Individuati i presunti autori degli atti vandalici di Piazza San Giovanni a Modica Alta

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Individuati e denunciati i presunti autori degli atti vandalici compiuti nella notte tra il tre e il quattro ottobre scorso in Piazza San Giovanni a Modica Alta. Dopo accurate indagini gli agenti della sezione di polizia giudiziaria del Comando di Polizia Locale di Modica, coordinati dal comandante Rosario Cannizzaro, sono stati denunciati per danneggiamenti, tre giovani modicani, di 20, 27 e 21 anni, tutti residenti a Modica Alta. Il sindaco, Ignazio Abbate, aveva presentato specifica querela e questa mattina sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per danneggiamento in concorso.

I tre presunti autori dei danneggiamenti sono stati individuati grazie all’ausilio della registrazione della videosorveglianza che si trova installata in loco. Dalla visione dei filmati si è potuto verificare che durante le ore notturne i tre avevano commesso atti vandalici, danneggiando l’arredo urbano: una panchina di ferro, tre vasi di pietra in forma piramidale, uno dei quali veniva introdotto all’interno dei locali destinati a servizi igienici. Inoltre veniva ribaltato un contenitore dei rifiuti solidi urbani cospargendo la piazza di spazzatura. E’ emerso anche che uno dei giovani, durante gli atti vandalici, si era procurato dei traumi al piede tant’è che è stata acquisita documentazione medica presso il Pronto Soccorso. “C’è l’amarezza per il fatto che questi giovani abbiamo commesso un reato in danno, in questo caso, della propria città – commenta il sindaco, Abbate – ma l’individuazione dei vandali da parte della polizia locale, che ha lavorato senza guardare orari o turni per risalire ai tre giovani, deve servire da monito. Il rispetto per la propria città è un rispetto per se stessi e in questo senso oltre all’azione di prevenzione lavoreremo per individuare chi arreca danni al bene comune”.
Il sindaco si è riservato di costituirsi, come ente, in giudizio nell’eventuale processo”.
“Abbiamo dato un segnale tangibile di cambiamento di rotta – rileva il comandante Cannizzaro -. La città deve collaborare per il vivere civile e noi, come polizia locale, attueremo, come le altre forze dell’ordine, ogni mezzo per debellare fenomeni illegittimi”.

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