“Avrebbe dovuto essere una festa dello sport. E in parte lo è pure stata. Ci dissociamo completamente, però, da chi, sugli spalti, ha cercato di rovinare questo clima. Il calcio noi lo intendiamo come momento di gioia e di allegria. Abbiamo sempre caratterizzato in questo modo la nostra attività e lo faremo anche in futuro. Quindi, prendiamo le distanze, a scanso di equivoci, da chi ha tentato di guastare questo momento speciale a cui la New Team e il Ragusa hanno dato vita”.
E’ il presidente dell’Asd New Team Ragusa, Giovanni Vitale, a sottolinearlo anche dopo avere letto, su alcuni organi di stampa, a proposito del match di domenica scorsa giocato allo stadio “Aldo Campo” con il Ragusa, che alcuni dirigenti e giocatori della società giallonera sarebbero stato coinvolti in tafferugli. “Questo è un modo di essere, oltre che di pensare – continua Vitale – che con la nostra società non ha niente a che fare. Quindi, nego categoricamente che nostri tesserati abbiano avuto a che fare qualcosa con gli incidenti. Ho visto che ci sono stati problemi sugli spalti. Ma, lo ripeto, la New Team Ragusa nulla ha avuto a che vedere con tutto ciò. Per noi il calcio è sempre stato un modo per garantire aggregazione. Non a caso nelle partite che giochiamo in casa è sempre possibile notare la presenza di donne e bambini, in una parola sola delle famiglie”. Il presidente Vitale poi si sofferma sul match. “E’ stata una bella partita – aggiunge – i nostri ragazzi l’hanno saputa interpretare nel modo migliore suscitando l’entusiasmo dei sostenitori. Ed è questo l’aspetto più importante che merita di essere sottolineato. Il fatto, cioè, che chi fa calcio possa essere supportato con la massima dedizione da chi, sulle gradinate, riesce ad infiammarsi per una giocata particolare o per la coralità della manovra espressa dall’intera squadra. Tutto il resto, non ci interessa e non ci riguarda”. E’ il tecnico Fabrizio Vacca, poi, a fare un’analisi dell’incontro con il Ragusa. “La New Team Ragusa – spiega – è scesa in campo con il giusto piglio. Ha saputo bloccare, riuscendovi nella maggior parte dei casi, la trama di gioco degli avversari e si è pure resa pericolosa. Credo che il pari sia il risultato più giusto anche se noi abbiamo sempre giocato per vincere. Faccio i complimenti a tutti i miei ragazzi per come si sono espressi. Forse avremmo potuto osare qualcosa di più nel momento in cui eravamo rimasti con l’uomo più. Comunque, va bene così. E ci prepariamo, adesso, al prossimo complicato confronto, quello di sabato, in casa, con la capolista Nissa”.