“Sono le micro storie di ogni personaggio che si è speso nella sua vita che, inserite nella macrostoria di una società, di una regione, di una intera nazione, ci rendono orgogliosi di essere conterranei e compaesani di celebrità come Salvatore Fiume – ha dichiarato il sindaco Filippo Spataro -. Un uomo e un artista poliedrico che ha colorato con pennellate di nobile
arte tutte le discipline legate alla letteratura, alla pittura, alla scultura, all’architettura e alla scenografia. Non c’è stata una generazione in passato, che non abbia letto, almeno nelle parti più salienti, il celeberrimo romanzo di Fiume, Viva Gioconda, spaccato perfetto del paese e delle tradizioni che Fiume stesso ha conosciuto molto bene. Romanzo molto apprezzato anche da Dino Buzzati che, oltre a stimarlo come pittore, apprezzava molto le opere letterarie di Fiume. Buzzati pubblicò spesso i suoi racconti nell’edizione pomeridiana del Corriere della Sera e per l’insieme della sua opera letteraria (romanzi, commedie, racconti e poesie), nel 1988 Salvatore Fiume ricevette una laurea in Lettere Moderne, honoris causa, dall’Università di Palermo. Ma Fiume non avrebbe bisogno di essere raccontato – ha continuato il primo cittadino di Comiso – tuttavia non posso, non possiamo privarci di parlare di lui almeno nel giorno del suo “ centesimo compleanno”. Parlarne come un amico, come qualcuno che è sempre qui in mezzo a noi, come di fatto lo è. I suoi quadri sono in molte case di Comiso, le sue testimonianze pittoriche sono anche dentro la Basilica della Madonna Annunziata, il quartiere in cui ha vissuto, la scuola in cui ha studiato fino a 16 anni. Salvatore Fiume è dunque uno di quei figli di questa terra, di questo paese e, pur andando via, non ha mai tagliato il cordone ombelicale con la sua gente. Gente Siciliana come lui. Come sindaco – ha concluso Filippo Spataro – ho previsto una serie di incontri, convegni ed eventi che si snoderanno in un periodo non limitato al giorno o alla settimana del genetliaco, ma che andranno oltre”.