MODICA, ITALIA UNICA: OK IL PIANO DI RIEQUILIBRIO. ORA SI DEVE PENSARE AL FUTURO DELLA CITTA’

Italia unica

Italia unica saluta con grande favore la decisione della Corte dei Conti di approvare il piano di riequilibrio del Comune di Modica. Era auspicabile per la Città che non si vedrà costretta a subire lo stato di dissesto che avrebbe comportato notevoli sofferenze al personale ed ai cittadini. Polemiche e reciproche accuse sulle responsabilità passate e presenti hanno distratto l’attenzione sia dell’opposizione che della maggioranza su problematiche di primaria importanza per la nostra comunità. Al di là della riconosciuta capacità operativa

dell’amministrazione in materia di manutenzione e decoro urbano, le agevolazioni alle famiglie meno abbienti, il microcredito, la rateizzazione dei tributi pregressi, rappresentano misure che stigmatizzano una situazione di dilagante difficoltà in cui si trovano le famiglie. Sono misure tampone, sicuramente importanti, e come tali non risolvono definitivamente il problema del reddito dei cittadini.
“La domanda che ci di deve porre allora qual’è: che cosa fare per ridurre il ricorso a queste misure di emergenza e rimettere le famiglie in difficoltà in condizioni di autosostenersi? Creare nuovi posti di lavoro e nuovo reddito – dicono Silvio Iabichella ed Emanuele Cavallo – .Per realizzare ciò la prima cosa da fare è cercare di rimettere in moto l’economia locale, partendo dalla presa d’atto che il tessuto socio-economico-imprenditoriale imperniato sulla zootecnia, edilizia, piccolo artigianato e commercio che per decenni ha rappresentato un modello, è in forte crisi. Al di là della promozione turistica con potenziali ricadute positive per le attività dell’indotto, nulla si muove in altre direzioni. Il momento imporrebbe l’adozione di un atto di vera politica come lo è la predisposizione di un piano strutturale, strumento attraverso il quale una comunità compie scelte in grado di orientare le dinamiche socio economiche future di un territorio. Il coinvolgimento di tutte le categorie produttive, sindacali e sociali in questo percorso, potrebbe consentire l’avvio di una fase di rinnovamento strutturale che guardi verso nuovi orizzonti, legati alle peculiarità del territorio, che nel caso di Modica è fortemente vocato al turismo, all’enogastronomia e all’agricoltura.
E’ imprescindibile uno sguardo attento al passato per capire come strutturare il tessuto socio-economico per le future generazioni e per consegnare loro una piattaforma su cui ancorare uno sviluppo sostenibile nel tempo. Questa è la vera scommessa di una classe dirigente che pensa alle future generazioni e non alle prossime elezioni”.
Italia Unica si farà promotore di iniziate in tal senso e avanzerà proposte da sottoporre e condividere con tutti quelli che sentono la nostra stessa necessità di mettere da parte i piagnistei e lavorare per un futuro migliore.

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