La biblioteca comunale di Modica e i quesiti di Ivana Castello(Pd)

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La corretta conservazione dei libri appartenenti alla biblioteca comunale è l’argomento oggetto di interrogazione presentata dal consigliere comunale del Pd di Modica, Ivana Castello. In particolare l’esponente di opposizione rimarca la necessità che, almeno il Fondo Antico sia conservato in luogo asciutto e indenne da patologie trasmissibili alla carta. In tal senso si è pure espressa la Soprintendenza di Ragusa già nel 2014. “Ho altresì chiesto – spiega Ivana Castello –

che sia accelerato il restauro di Palazzo Moncada per riorganizzare la biblioteca e renderla fruibile al pubblico. Ultimamente sono insorti due problemi con la Soprintendenza, uno riguardante, appunto, il Fondo antico era stato conservato in luogo inadeguato, giudicato tale da Sebastiano Fazzina, responsabile dei Beni bibliografici ed Archivistici presso la Soprintendenza di Ragusa. Insomma i libri erano stati sistemati in alcuni scaffali all’interno di un garage e di una stanza in cui non mancavano e non mancano l’umidità e le muffe. L’umidità costituisce fattore favorevole allo sviluppo di patologie fungine e tali patologie sono tra le cause più frequenti della distruzione dei libri e specialmente di quelli antichi, per quanto siano più resistenti dei moderni. L’altro problema riguarda l’utilizzo della somma di circa quattro mila euro per la spolveratura e la disinfestazione dello stesso Fondo antico, stanziati dalla Soprintendenza su fondi regionali”.
L’esponente del Partito Democratico pone, quindi, dei quesiti:
quali sono le ragioni per cui ha prima comunicato la disponibilità a trasferire i libri nella sala delle Udienze e, a distanza di soli 12 giorni dall’autorizzazione (al trasferimento dei libri), ha cambiato idea?

chiarire se i lavori di Palazzo Moncada sarebbero terminati in tempi brevi, al punto che la Soprintendente ha autorizzato a continuare e tenere il fondo antico nell’ex edificio delle poste?

quanto tempo dureranno ancora i lavori di Palazzo Moncada? Perché non sono stati portati a termine?

“Il secondo è un piccolo dilemma, come dicevo. La soprintendenza ha stanziato 3.669,76 euro per lavori di spolveratura e disinfestazione del fondo antico; è stata individuata pure la ditta aggiudicataria di essi: la Biblion di Roma. Per carità, possiamo anche farli perdere, ma perché dobbiamo perderli se siamo senza soldi e se il Fondo antico va disinfestato per assicurarne una migliore conservazione nel tempo? Per questo chiedo come s’ intende operare per non far perdere questi pochi soldi, dal momento che sono utili per la conservazione di testi molto antichi, tra cui alcune centinaia di incunaboli?

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