Modica, oggi alla 12 Don Corrado Lorefice sarà ufficialmente proclamato Arcivescovo di Palermo

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Oggi alle 11,45 tutti i presbiteri della Diocesi di Noto sono stati convocati dal Vescovo Antonio Staglianò. Il tema dell’incontro è chiaro. Alle 12 in punto sarà ufficializzata la nomina ad Arcivescovo di Palermo di Don Corrado Lorefice, attuale Arciprete della Chiesa Madre di San Pietro a Modica. Ieri sera quest’ultimo ha ricevuto quello che potrebbe essere l’ultimo abbraccio da normale sacerdote d

ella comunità modicana nel corso della concelebrazione per i 25 anni della Casa Don Puglisi. Da molte parti è emersa la speranza che la cerimonia di proclamazione avvenga a Modica nella chiesa che ha fatto crescere il sacerdote di origini ispicesi. Ieri, intanto, il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha scritto a Don Lorefice. Ecco di seguito il testo integrale.
Egregio Don Lorefice,
ho accolto con sommo gaudio la notizia, a cui manca solo l’egida dell’ufficialità, della Sua nomina ad Arcivescovo della Città di Palermo.
Una scelta di questo tipo, che valuto epocale nella storia millenaria della Chiesa, manifesta appieno il significato del cammino che il Santo Padre ha intrapreso nello svolgimento del suo mandato sul soglio Petrino.
L’ azione pastorale da Ella intrapresa si è sempre mossa nella direzione degli ultimi, di chi vive e soffre nella quotidianità, che ha trovato nelle Sue parole e nel Suo comportamento conforto e riparo.
La Chiesa,con i suoi due millenni di storia, si è dimostrata ancora una volta con Papa Francesco, un’istituzione non solo moderna – che è il progetto che il Santo Padre con ostinazione ha intrapreso sin dall’inizio del Suo pontificato – ma mi permetto di dire rivoluzionaria rispetto ai canoni di un passato più o meno recente.
La scelta della Sua persona rientra in questo lungimirante disegno.
Sono certo che Ella saprà interpretarlo con coerenza di principi e di valori anche nel ruolo di Vescovo di tutti i siciliani; è evidente che lascerà un vuoto e un indelebile ricordo nella comunità cristiana della Città in cui in tutti questi anni ha operato per il bene del prossimo.
Non mi rimane che confermarLe le mie non formali felicitazioni e augurarLe una densa e ricca azione pastorale utile a migliorare non solo il rispetto e la devozione per la Chiesa ma da laico auspico anche la crescita morale di una società che ha tanto bisogno di essere guidata nella direzione di valori, di cui oggi sono diventati confusi i riferimenti e le certezze.
Vivissime Cordialità.

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