Consiglio Comunale Modica. No alla soppressione della filiale dell’Agenzia delle Entrate

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Quattro interrogazioni discusse nella question time del Consiglio Comunale di Modica, ritirato l’argomento relativo alla decorrenza del termine per l’attuazione della deliberazione relativa alla riduzione indennità e gettone di presenza consiglieri comunali e la votazione unanime della mozione di indirizzo sul mantenimento dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate a Modica; mozione approvata con due emendamenti della maggioranza.

Presenti venticinque consiglieri la seduta si apre con un saluto del Presidente Garaffa, a nome del consiglio comunale, al neo segretario generale dell’Ente, Giampiero Bella, poi le congratulazioni a Don Corrado Lorefice nominato Arcivescovo di Palermo e poi l’informazione che entro la fine della settimana il collegio dei revisori dei conti formulerà il parere sul conto consuntivo 2014.
La seduta continua con la questione time; è il consigliere Tato Cavallino che apre la serie delle interrogazioni con la precaria illuminazione di Corso Sandro Pertini dove una parte è al buio e chiede di sapere se sono stati installati i pali, danneggiati e mai sostituiti dove questi, mancavano. Sul piano piastra delle palazzine registra delle zone buie e chiede di sapere come sarà affrontata questa emergenza; se cioè può ricomprendersi nel finanziamento del contratto di quartiere o meno.
Il sindaco Abbate informa che è stata aggiudicata la gara di appalto sul tratto di Corso Sandro Pertini dove saranno installati i pali mancanti e i corpi illuminanti. In questi giorni l’impresa firmerà il contratto. Auspica che entro il mese di novembre la situazione debba normalizzarsi.
Su Treppiedi nord e piano piastre: sul primo l’impianto è fatiscente e si registra una notevole dispersione di energia. L’amministrazione cambierà i corpi illuminanti con lampade a risparmio energetico che non comporterà un sopraccarico di energia e questo eviterà il distacco del contatore. Anche l’intervento sul piano piastra comporterà un intervento sull’impianto e auspica anche qui che entro il mese di novembre la situazione dovrebbe normalizzarsi.
L’interrogante prende atto della risposta e che gli interventi saranno fatti al di fuori del contratto di quartiere.
Il consigliere Carmelo Cerruto del Pd illustra un’interrogazione a nome del gruppo in ordine alla informazione, concertazione, partecipazione attiva dei cittadini nella regolamentazione del centro storico.
In particolar si fa riferimento alla chiusura del tratto di strada tra Piazza Monumento e la Chiesa di San Pietro. Valuta che questa scelta non sia stata fatta dall’amministrazione senza consultarsi.
Non si è d’accordo sull’impostazione che ha determinato la scelta. Non è possibile che sul tavolo di confronto che ha deciso c’era solo l’Ascom e mancavano i rappresentanti dei cittadini. Rileva quest’aspetto con amarezza. Il gruppo Circes che sta lavorando al centro storico ha fatto della concertazione il riferimento esclusivo per affrontare la discussione. Lamenta poi che non si conoscono le azioni che doveva fornire il Circes dopo l’incarico ricevuto dall’amministrazione. Si registra, rispetto a questo, il parcheggio di pullman di turisti in Piazza Corrado Rizzone che rallentano il traffico; chiede di sapere se l’arredo urbano fatto in alcune aree del centro storico siano coerenti con le scelte che lo studio ha individuato. Vuole capire quali sono le opzioni per viabilità, arredo urbano, turismo secondo un regia ben precisa o meno. Chiede all’amministrazione di dare una risposta.
Il Sindaco replica sostenendo del come mai il consigliere nella precedente amministrazione poteva chiudere il centro storico, fare l’arredo urbano, disciplinare il turismo. Non è stato fatto nulla e nulla si è trovato. Quest’amministrazione ha invece preso per mano il problema affidando a studiosi ed urbanisti di individuare una soluzione coerente. Tra qualche settimana ci sarà consegnato lo studio che sarà portato in consiglio. E questo dopo due anni di amministrazione rispetto agli anni persi e che ci hanno consegnato un commissario ad acta per approvare la variante al PRG.
L’amministrazione ha voluto aprire un confronto con l’Ascom per individuare alcune soluzioni ai problemi del centro storico. Con questo metodo è nata la scelta di fare un’isola pedonale e si è registrata una richiesta di fare isola pedonale anche Viale Medaglie D’Oro.
Per altre zone della città, come nella Via Santa, si sono contattati i residenti singoli o organizzati per trovare delle soluzioni come le ZTL. Il Sindaco valuta che ci sono situazioni d’inconciliabili tra la presenza sempre più massiccia dei turisti con alcune attività commerciali residenziali e su quest’aspetto della questione è necessario fare uno studio e ci vuole tempo. Sull’arredo urbano valuta che gli interventi fatti, come panchine e pensiline, sono normali e che precedono soluzioni più sostanziali che necessitano di scelte diverse e a più lungo termine. Le scelte fatte sono state accettate dai residenti compresi quelli che sono stati fatti a Modica Alta.
L’interrogante ritiene difficile mettere in sintonia i pensieri; c’è un ambito d’incomprensione sostanziale ovvero sul modo di concepire il centro storico. Rivendica il lavoro svolto dalla passata amministrazione. Sostiene che esiste un regolamento comunale sul centro storico ottenuto con la concertazione di diversi enti. Si possono eseguire lavori in centro storico senza perdere tempo.
L’intervento dell’Ascom è gradito ma è una corporazione che non può rappresentare tutta la città che ha altre esigenze; non tutti i cittadini si sentono rappresentati. La chiusura del tratto di Corso Umberto provoca reazioni pesanti nelle vie minori in termini di traffico che li rende pericolose. Quindi non è possibile una discussione a compartimenti stagni.
L’Assessore al centro storico Giorgio Belluardo ritiene che nel centro storico sussistano problemi di viabilità nelle vie collaterali. Sono situazioni che si vivono in ritardo nel contesto di un turismo sempre più crescente. Sugli arredi non si può arrestare un processo storico ormai avviato; c’è un percorso che sta partendo da adesso e ci porterà il piano definito del centro storico da parte del Circes, frutto del lavoro di trenta docenti universitari, già presentato nell’aula consiliare e frutto della collaborazione con i cittadini e i portatori d’interesse. Lo studio darà la possibilità di avere il controllo complessivo della viabilità. Con il nuovo piano si potranno investimenti e soluzioni che non sono incompatibili con le scelte fatte.
La consigliera Ivana Castello illustra un’interrogazione urgente sulla biblioteca comunale. I libri sono stati sistemanti in siti diversi: fondo antico nel palazzo ex poste e nel comune e il moderno a Palazzo Polara.
Sono circa 35mila libri. Sono sorti problemi con la soprintendenza in rodine alla sistemazione attuale del fondo antico: si tratta di luoghi inadeguati con il pericolo di muffa che possono distruggere questo patrimonio.
Altro problema è lo inutilizzo della somma per la spolveratura dei libri messa a disposizione dalla soprintendenza. C’è una nota del sindaco con la quale si chiede il trasferimento del fondo antico al Palazzo della Cultura; la soprintendenza autorizza l’amministrazione al trasferimento.
Nel corso di un sopralluogo congiunto il sindaco dichiara di non voler più trasferire il fondo antico al pala cultura. Si attende allora il completamento di Palazzo Moncada, dichiarato in tempi brevi, per una sistemazione definitiva dei fondi librari. Chiede di sapere perché il sindaco ha cambiato idea. I tempi brevi valgono oggi due anni e quindi chiede quando s’intendono completare i lavori di Palazzo Moncada.
Se la somma messa a disposizione se non si spende entro l’anno va rendicontata.
Chiede di sapere come ha speso i 10mila euro destinati alla biblioteca e provenienti dalla Tasi?
Non essendoci libri le risorse che fine hanno fatto?
Il Sindaco risponde che l’ex sala delle udienze non poteva essere occupata per creare un intralcio al Museo del Cioccolato e anche perché si riteneva che Palazzo Moncada potesse essere completato in tempi brevi.
I tempi si sono dilatati anche per motivi che si connettono a investimenti minimi come le porte antipanico e arredi. Si sta intervenendo e presto i libri saranno sistemati previa disinfestazione dei libri.
Auspica che quest’operazione possa essere fatta in tempi brevi.
Le direttive date agli uffici già avrebbero dovuto consegnare l’opera ma la burocrazia non ha consentito sinora di concretizzare l’obiettivo, malgrado le somme messe a disposizione dall’amministrazione.
Un architetto sta mettendo a punto l’arredo che costerà 70mila euro.
L’impegno su questo versante è massimo in questa direzione.
L’interrogante dichiara di non comprendere la replica del sindaco. Ha compreso solo che per fare posto al museo del cioccolato ha cambiato idea sul trasferimento, richiesto, del fondo antico a Palazzo della Cultura.
Valuta superiore l’interesse a salvaguardare i cinque centini dal valore inestimabile e giacciono in un garage a rischio muffa. Sui tempi brevi sono trascorsi di due anni. Il sindaco deve assumere un impegno ben preciso. I soldi si trovano per tutto e non per la biblioteca. Si farà in modo anche di perdere le somme per la disinfestazione dei testi.
Il Sindaco replica dicendo che la precedente amministrazione non è riuscita a completare l’opera e quest’amministrazione si è messa in moto per sopperire quello che altri non hanno fatto. I tempi sono quelli della burocrazia e non sono frutto della politica della giunta Abbate. I libri saranno disinfettati non appena sarà completato il collaudo e non appena sarà consegnato il progetto di arredo, si troveranno le somme per fare la gara di appalto. Nessuno ci può dare lezioni su questo e soprattutto da chi per tanti anni avrebbe avuto la possibilità di fare i lavori e non li ha fatti.
Il consiglio è sospeso per una discussione sull’altro punto all’ordine del giorno ovvero la decorrenza dei termini sull’attuazione della deliberazione relativa alla riduzione della indennità e gettone di presenza dei consiglieri comunali.
Alla ripresa sono presenti ventiquattro consiglieri il presidente Garaffa informa che la delibera necessitava di una nuova delibera che contenesse una nuova proposta per cui il punto viene ritirato.
Il civico consesso affronta una mozione d’indirizzo avente per oggetto: “Mantenimento ufficio agenzia delle entrate sede di Modica” presentata dai consiglieri Colombo, Caruso, Cerruto, Spadaro, Castello del PD e Vito D’Antona di Sel.
La mozione è illustrata da Michele Colombo il quale prende atto dell’attività svolta dal sindaco in questa direzione e che ha coinvolto il territorio ma ritiene che amministrazione e consiglio comunale debbano camminare di pari passo. La mozione si pone l’obiettivo di non privare la città e il suo comprensorio di un servizio essenziale come l’ufficio delle Agenzie delle Entrate.
Il consigliere Giorgio Falco chiede una sospensione al fine di inserire un emendamento. La sospensione è concessa per dieci minuti.
Alla ripresa dei lavori sono presenti ventiquattro consiglieri,il consigliere Giorgio Falco afferma che la mozione può andare bene ma a nome della maggioranza propone due emendamenti alla mozione.
Il consigliere Vito D’Antona rileva che si registra l’accorpamento di 53 uffici in Italia e di cui otto sono in Sicilia e condivide gli emendamenti presentati dalla maggioranza.
In questa fase non parlerebbe di una destinazione dei locali nel tribunale di Modica atteso che c’è una revisione su alcune soppressioni di Tribunale che sta per essere valutata dal Governo. Invita a non commettere suicidi politici fino a quando la situazione sul Tribunale non sarà chiara e definita.
Il consigliere Michele Colombo condivide l’emendamento della maggioranza e la prudenza del consigliere Vito D’Antona.
Il Sindaco porta a conoscenza del civico concesso che questa è la politica della spending review che ha caratterizzato le scelte dei Governi nazionali e regionali. Ferme restando queste scelte che non condivide, si è registrata anche una gestione dei fitti (180mila euro l’anno quello di Modica) esosa ed è per questo che Modica è stata penalizzata. Sorte che non ha toccato Vittoria. Il numero del personale di Modica inciderà sulla superficie dei locali da impegnare. Il sindaco informa di avere avuto una interlocuzione con i sindacati e i sindaci del comprensorio per affrontare il problema. Dopo l’interlocuzione avuta a Palermo con la direzione generale, c’è la possibilità di evitare la soppressione garantendo un servizio front – office e quello d’ufficio. Su questo non c’è problema alcuno e sarà istituita la PAF.
Nel secondo semestre del 2016 si potrà effettuare il trasloco e così poter garantire il servizio. In merito all’uso del Tribunale di Modica è necessaria una decisione della presidenza, senza la quale non è consentita alcuna movimentazione.
La prossima settimana sarà a Modica un’ispezione di parte del Ministero di Grazia e Giustizia per valutare la possibilità di allocare al Tribunale di Modica dei servizi fermo restando, così come richiesto dal Sindaco, che l’archivio esistente potrebbe rimanere compreso servizi che sono connessi all’attività del Tribunale di Ragusa.
Si attende l’evolversi della situazione prima che si possa assumere una decisione.
Ai voti la mozione comprensiva degli emendamenti, condivisi dal civico consesso, è votata all’unanimità. Allegata al comunicato*
Emendamenti: (1) “Il consiglio comunale impegna l’amministrazione comunale e ne sostiene l’attività svolta e da svolgere al fine di perseguire…, (2) e di potenziare i servizi esistenti con l’allocazione di un distaccamento dell’Agenzia del territorio di Ragusa e INVITA…
Votato il punto la seduta del civico consesso viene sciolta.

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