Ragusa, tributi comunali: inviati 625 accertamenti di evasione

tributi locali

Sono 625 gli accertamenti inviati, in tre diversi «mandati» (fine luglio, fino settembre e fine ottobre), per un totale di poco meno di 900mila euro di somme da pagare a seguito delle rilevazioni compiute dalla Lamco, l’azienda che cura per conto del Comune il servizio di anagrafe immobiliare. Già 33mila euro sono stati versati dai cittadini ai quali sono state contestate difformità tra le superfici dichiarate e quelle reali. Parte, in questo modo, il progetto approvato dal consiglio comunale nel lontano 2010. L’anno successivo ci fu la gara fino all’aggiudicazione definitiva a fine settembre del 2013.

Un iter travagliato per via di alcuni ricorsi, ma finalmente, nel marzo del 2014, è arrivata la firma del contratto con un’associazione temporanea di tre imprese, con capofila la Lamco. Si tratta della prima esperienza, in Italia, di intervento di questo tipo per contrastare il fenomeno dell’evasione e dell’elusione. Il contratto riguarda le imposte e tasse comunali: Ici, Imu e Tari oltre al servizio idrico. La durata del progetto è di cinque anni. La prima fase è scattata tra marzo e giugno, con tre voli che, dall’alto, hanno ‘fotografato’, con l’ausilio di sofisticate tecnologie, gli immobili. La successiva fase è stata fatta con controlli a terra, grazie all’apporto di una trentina di addetti che la ditta ha selezionato, così come il resto del personale, con una pubblicazione sul sito infojob. La prevalenza delle scelte è caduta su professionisti locali. Altri dieci operatori hanno spulciato gli archivi per controllare mappe e documenti al fine di potere individuare le difformità tra le dichiarazioni dei cittadini e le metrature reali degli immobili. Il dato? Si discosta in maniera significativa, confermando come mansarde e seminterrati abusivi non siano l’eccezione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa