IL CENTRO STORICO DI RAGUSA SUPERIORE SEMPRE PIU’ IN MANO ALLA DELINQUENZA, LA DENUNCIA DI ELISA MARINO

Auto senza pneumatici

Una utilitaria su un cric. Senza i quattro pneumatici. Perché erano stati rubati nella notte. Scene mai viste a Ragusa. Soprattutto in centro. Lo denuncia la consigliera comunale Elisa Marino dopo avere preso atto dell’episodio, di cui è stata informata ieri mattina intorno alle 9,15 e subito, a quanto pare, diventato virale sul web a testimoniare la gravità dell’episodio. “Una riflessione – afferma la consigliera – s’impone su quello che sta diventando il centro storico superiore. Tra l’altro, il fatto è accaduto sul ponte Pennavaria,

quindi il prolungamento di via Roma, a due passi da piazza Libertà. Un’altra area che rischia di dovere fare i conti con il degrado. Torniamo a chiedere all’Amministrazione comunale, così come avevamo fatto in altre occasioni, se la telesorveglianza è funzionante in questo sito così come in altri della zona superiore della città, visto l’intensificarsi di episodi delinquenziali di una certa portata. Certo, non si era mai registrato, almeno a memoria d’uomo, considerato che ho fatto qualche ricerca e ho chiesto a numerose persone, un episodio del genere in una zona centralissima come questa della città. Ecco perché chiedo che il primo cittadino prenda contezza di quanto accaduto e predisponga il necessario per cercare di evitare il ripetersi di fenomeni del genere. Mi segnalano, tra l’altro, che qualche episodio simile si sarebbe verificato qualche settimana addietro in via Monelli, altra area della città alle prese con il degrado. Forse è il caso che Piccitto faccia sentire la propria voce, in qualità di primo cittadino, per cercare di comprendere che cosa stia accadendo. Nessuno vuole qui mettere in dubbio il grande lavoro svolto dalle forze dell’ordine. Però è di tutta evidenza che se si verificano situazioni del genere qualcosa non quadra per il verso giusto. E il sindaco ha il dovere di capire che cosa non va. Per quanto mi riguarda lo solleciterò anche in aula perché un episodio del genere non può passare sotto silenzio”.

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