Sbarco a Pozzallo di 700 migranti. Fermati i 4 presunti scafisti

sbarco pozzallo

Venerdì sera a Pozzallo è giunta la nave della Capitaneria di Porto con a bordo oltre 700 migranti tutti provenienti dal centro africa.
Sin da subito sono state avviate le indagini e gli operatori di Polizia si sono dovuti divedere in più team d’investigatori in quanto i soccorsi effettuati dalla nave erano ben 8, quindi si cercavano almeno 8 scafisti.
Al termine delle prime indagini sono stati fermati 4 scafisti ma sono in corso altre attività per individuare tutti i responsabili.

Ad oggi sono stati fermati Abdoullahi Jallow, senegalese di 18 anni, Garba Abas, nato in Ghana, 24 anni, Njie Yaya, del Gambia, 38 anni, e Kambi Faburama(Gambia), 34 anni.

Gli uomini della Squadra Mobile Questura di Ragusa con la partecipazione della Guardia Costiera, di un’aliquota di Carabinieri ed una della Guardia di Finanza hanno concluso una prima parte delle indagini individuando 4 scafisti.
Al termine del complesso lavoro, i migranti hanno individuato 4 degli almeno 8 scafisti.
Le loro testimonianze non finiscono mai di sorprendere i poliziotti per la drammaticità di quanto vissuto ma, nonostante tutto sono pronti a collaborare per aiutare gli investigatori a trovare i colpevoli, coloro che hanno lucrato sulle loro vite.
Pericolosissimi i viaggi affrontati in quanto il mare era molto mosso e difatti tutti i migranti hanno manifestato di aver temuto per la loro vita.
Dopo aver raccolto le testimonianze e quindi dopo aver raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico degli scafisti, la Polizia sottoponeva a fermo i giovani centro africani.
Le testimonianze hanno permesso di descrivere benissimo il ruolo di ognuno di loro, vi era chi stava al timone e chi alla bussola, con brevi periodi di alternanza.
Appena in acque internazionali, il timoniere ha effettuato la chiamata di soccorso comunicando le coordinate gps e poi ha gettato in mare il telefono satellitare, questo elemento ormai ricorre per tutti gli sbarchi.
Dopo non restava che aspettare i soccorsi per giungere in Italia e così dopo 8 ore sono arrivati a salvarli.
Adesso dovranno rispondere del grave reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e si trovano in carcere a Ragusa.

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